Sono state tracciate dai maggiori esperti mondiali dei disturbi correlati al glutine le nuove linee guida per la diagnosi della sensibilità al glutine non celiaca (SGNC). L’analisi e la comparazione di oltre 26 studi scientifici, che costituiscono le referenze del paper, hanno portato gli esperti a scrivere un protocollo diagnostico composto da 2 fasi, oltre alla semplice esclusione della celiachia e dell’allergia al grano tramite le analisi sierologiche: il riconoscimento certo di un paziente davvero “responsivo” alla dieta senza glutine e la misurazione degli effetti della reintroduzione del glutine dopo un periodo di dieta gluten free.

Per quanto riguarda la terapia, la risposta degli esperti è che questa sia rappresentata da una dieta senza glutine, esattamente come nel caso della celiachia. Quello su cui attualmente non ci sono ancora certezze precise sono, invece, le modalità con cui la dieta dovrebbe essere seguita dai pazienti.

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