Il progetto della società biotech ha vinto il Contamination Lab, l’incubatore di impresa dell’Università di Cagliari
CAGLIARI – Secondo i dati ISTAT, nel 2014 ci sono state 12.000 nascite in meno rispetto al 2013. Con un calo demografico di questa portata, unito alla predisposizione di molte donne ad avere figli in età avanzata, si sta verificando un aumento dell’incidenza di alcune patologie genetiche.
Al momento esistono sul mercato diverse tipologie di test prenatali: quelli invasivi, come l’amniocentesi, tendono ad essere più rischiosi per il nascituro e stressanti per la madre, mentre gli altri, non invasivi, sono statisticamente meno precisi nel rintracciare le malattie (con tassi del 60-90%). In questo panorama si inserisce Yenetics, un innovativo test prenatale non invasivo, unico nel suo genere, che ha appena vinto il Contamination Lab, l'incubatore d'impresa dell'Università di Cagliari.
I principali vantaggi che prospetta Yenetics sono due: è in grado di rilevare le prime 100 malattie genetiche statisticamente più diffuse e inequivocabilmente identificabili, mentre i metodi concorrenti possono testarne solo 15; ed è anche l'unico screening prenatale non invasivo a testare il padre: per individuare alcune malattie, infatti, è necessario sequenziare il DNA del padre, della madre e del bambino.
Fondata nel settembre 2015 da Chiara Saba e Amit Kumar, la società biotech serve laboratori, cliniche private e ospedali, fornendo informazioni sulla gestione precoce del paziente. Attualmente opera in Italia, Germania e Stati Uniti, ha sede a Cagliari e si avvale di due consiglieri e tre collaboratori part-time. Yenetics (qui il video di presentazione del progetto) è attualmente in fase di ricerca e sviluppo del proprio dispositivo brevettato, che si propone di risolvere uno dei problemi più urgenti e complessi nel settore sanitario.
A partire dalla nona settimana di gravidanza, la donna incinta potrà semplicemente andare nella sua clinica, in laboratorio o in ospedale, fare un piccolo prelievo di sangue ed essere più fiduciosa e consapevole della salute del bambino. I risultati dei test prenatali Yenetics avranno una affidabilità superiore al 99% e saranno disponibili in soli 7 giorni.
Molte delle malattie testate da Yenetics sono rare: l'azienda considera tali le patologie che possono verificarsi in 1 neonato su 4.000, come la sindrome dell'X fragile. Questa statistica può essere importante se pensiamo che l'amniocentesi viene offerta gratuitamente dal Servizio Sanitario Nazionale alle donne sopra i 36 anni che hanno un aumentato rischio di sindrome di Down, di 1 caso su 350.
C'è infatti una forte pressione sociale su queste donne, che sono quindi sensibilizzate verso le malattie genetiche. La tendenza a spostare la maternità verso un'età avanzata (35 anni o più) è strettamente associata al rischio per il feto di sviluppare anomalie cromosomiche: l'elevata incidenza di bambini con sindrome di Down e la crescita esponenziale del mercato dei test prenatali confermano questo trend.
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