Ascoltati ieri in Commissione Affari Sociali Aifa, Cnt e Iss. Necessario modificare il decreto per garantire un protocollo sperimentale sotto il controllo del Ministero della Salute
Roma - La Commissione Affari sociali della Camera ha ascoltato ieri i rappresentanti di Aifa, Istituto Superiore di Sanità e Centro Nazionale Trapianti in merito alle eventuali modifiche da apportare al decreto Balduzzi, secondo il quale le terapie a base di staminali avrebbero dovuto seguire le regole europee previste per i trapianti, non per i farmaci.
Questa decisione aveva provocato grande sgomento nella comunità scientifica internazionale, che ha criticato ferocemente le decisioni dell’ ex Ministro.
La Commissione Affari Sociali della Camera, che ha il compito di approvare definitivamente il decreto, ha dunque aperto un confronto diretto con i rappresentanti delle principali istituzioni mediche e regolatorie coinvolte.
Durante l’incontro di ieri Alessandro Nanni Costa, direttore del Centro nazionale trapianti, ha spiegato alla Commissione che trattamenti a base di staminali devono essere considerati farmaci a tutti gli effetti e che decreto dovrebbe essere dunque modificato in tal senso.
Anche per il direttore dell'Agenzia Italiana per il farmaco (Aifa) Luca Pani il decreto deve essere modificato, per evitare che l’Italia debba uscire dal G8 scientifico. Pani ha ricordato che da quando è stato approvato il decreto in Senato sono aumentate in modo vertiginoso le ordinanze dei giudici che autorizzano il metodo stamina. “Il Parlamento europeo – ha aggiunto Pani – ha discusso per anni sul fatto se queste cure fossero medicinali o trapianti e alla fine ha deciso che erano medicinali. Le ordinanze dei tribunali sono aumentate vertiginosamente quando è passato il decreto che stiamo discutendo, ma dobbiamo stare attenti o succederà un disastro. La nostra richiesta è di riportare le staminali all'interno di una sperimentazione corretta per evitare problemi di sicurezza ed efficienza, e per poter fare scelte rigorose anche dal punto di vista etico”.
In seguito alle audizioni l’opinione dei deputati è risultata unanime: il testo del decreto dovrà essere modificato chiarendo che le terapia a base di staminali devono essere considerati dei farmaci a tutti gli effetti. Dovrà quindi essere creato un protocollo di sperimentazione sotto controllo diretto del Ministero della Salute (e non del Centro Nazionale Trapianti), attraverso l’AIFA.
Il testo del decreto dovrà ora essere convertito in legge entro il 25 maggio, dopo un ulteriore passaggio in Senato. Se gli emendamenti saranno approvati le cure attualmente somministrate a circa centro piccoli pazienti (in base a ordinanze e sentenze dei tribunali) dovranno essere testate in centri pubblici per produrre staminali e Vannoni dovrà necessariamente consegnare all’AIFA i propri protocolli.
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