Il codice di esenzione dell'endometriosi (forma moderata e grave) è 063 (Malattie croniche).

E’ stata presentata il 16 aprile 2014, dall’ On maria Lucia Lorefice (M5S) l’interrogazione parlamentare n.4/04517 per conoscere l’esito del protocollo d’intesta stipulato nel 2009 tra il Ministro delle pari opportunità pro tempore, il presidente dell'Istituto nazionale della previdenza sociale, il presidente dell'Istituto nazionale per l'assicurazione infortuni sul lavoro, il presidente dell'Istituto affari sociali e il presidente della Fon-dazione italiana endometriosi, per promuovere pratiche di sostegno alle donne affette da endometriosi o esposte a rischio di malattia. L’interrogazione chiede altresì se siano effettivamente stati stanziati fondi per sostenere le di prevenzione, di comunicazione e la ricerca.

Il Ministero sta inoltre provvedendo all'istituzione di un Registro nazionale

L’Endometriosi è una patologia cronica di cui soffrono, in Italia, circa tre milioni di donne, in Europa 14 milioni ed è causa di circa il 30-40% dei casi di infertilità femminile. Purtroppo riconoscerla non è facile e spesso ci si rivolge al medico quando la sintomatologia diviene quasi insostenibile a causa del dolore che questa malattia provoca. Nelle forme più gravi può diventare invalidante sia fisicamente che psicologicamente con gravi ripercussioni sulla qualità della vita di chi ne è colpito.
In occasione della giornata mondiale dedicata alla patologia, che si è celebrata il 13 marzo, il Ministro Lorenzin ha comunicato di aver elaborato, nell’ultimo accordo sugli Obiettivi di Piano una linea progettuale , diretta proprio all’implementazione di percorsi diagnostico-assistenziali e di supporto per migliorare la vita delle donne affette da malattie croniche invalidanti della sfera uro-genitale, tra le quali anche l’endometriosi.

L'endometriosi è una malattia cronica e complessa a carico dell'apparato riproduttore femminile e caratterizzata dalla presenza anomala del tessuto che riveste la parete interna dell'utero (endometrio) in altri organi quali ovaie, tube, vagina, peritoneo ed intestino. La terapia medica dell’endometriosi interviene cercando di migliorare la sintomatologia dolorosa, attraverso l'inibizione della crescita delle lesioni endometriosiche. Trattandosi l'endometriosi di una patologia ormono-dipendente, la terapia si basa su farmaci ad azione ormonale mirati a riequilibrare le alterazioni endocrinologiche che caratterizzano le pazienti affette. Tali terapie, assunte in regime continuo, sono principalmente rivolte a causare nella pazienti una condizione di amenorrea e la soppressione dell’attività ovulatoria.

La conservazione degli ovociti permette di mettere da parte materiale prezioso e quindi di dare una concreta possibilità di gravidanza futura in queste pazienti. Se ne parla oggi al Convegno 'Preservazione della fertilità femminile'

Tra le cause non oncologiche, l’endometriosi severa è una delle condizioni che più spesso rende consigliabile il congelamento degli ovociti.
L'endometriosi è una delle più frequenti malattie benigne ginecologiche. Dati Italiani indicano che circa 3 milioni di donne sono affette da endometriosi e il 50% sono in età riproduttiva (29-39 aa) (1,5 milioni di donne!). Si stima che la ‘prevalenza’ (stima della popolazione di donne sottoposte a trattamento per endometriosi in un dato tempo) della malattia e’ pari a circa il 10% nella popolazione generale femminile in Europa.
Di tutto ciò si parla al Convegno dal titolo ‘Preservazione della fertilità femminile’, in corso oggi  al Macro Museo d’arte contemporanea di Roma (Via Nizza, 138) dalle ore 9.00.

Le recenti analisi dell’Associazione Italiana Endometriosi

I numeri parlano chiaro, l’endometriosi è una malattia tutt’altro che rara. Si stima che ne sono affette 14 milioni di donne in Europa, in Italia se ne contano 3 milioni.
Ma che cos’è l’endometriosi? Il nome deriva dall’endometrio, il tessuto che riveste la superficie interna dell’utero e che, nella patologia, va a collocarsi in sede anomale come ad esempio nell’addome, sulle ovaie, sull’intestino, sulla vescica, provocando sanguinamento interno, infiammazioni, formazione di noduli, lesioni escrescenze che portano a dolori fisici, infertilità e altre conseguenze.

Necessario anche un registro delle pazienti

L’AIE – Associazione Italia Endometriosi ha presentato alle istituzioni una proposta di legge, la prima e unica elaborata da chi vive la malattia sulla propria pelle, che è arrivata a oltre 60.000 sottoscrizioni.
Recentemente, sulla scia di un convegno organizzato in occasione del Forum Internazionale della Salute di Roma, è stata lanciata l’iniziativa “Adotta subito una buona legge” per promuovere il recepimento a livello regionale, di una legge di tutela su esempio della legge n.18/2012 approvata dal Friuli Venezia Giulia.
L’AIE ha raccolto l’eredità di questo convegno e sta presentando una proposta a diverse regioni italiane.

La notizia è stata data dal prof. Felice Petraglia, coordinatore dell’ultima sperimentazione, al XX convegno della Società della Riproduzione (SIDR)

SIENA – Vita rovinata dall’endometriosi? Dopo circa 20 anni di attesa ora le giovani donne che ne sono colpite possono dire basta ai dolori e sperare in una vita molto più normale. La buona notizia arriva dalla giornata di chiusura del XX convegno della Società della Riproduzione (SIDR), dove il prof. Felice Petraglia direttore Ostetricia e Ginecologia dell'AOU Senese ha illustrato i positivi risultati ottenuti da un nuovo progestinico orale sperimentato in uno studio multicentrico europeo che lui stesso ha coordinato.

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