Buonasera, sono Sara, ho 25 anni e sono incinta del mio primo figlio. Questa settimana, cioè durante la 31 esima settimana di gravidanza, mi sono recata al Gaslini di Genova per l'eco di accrescimento: sono entrata felice di poter vedere il mio piccolo e sono uscita in una condizione psicologicamente disastrosa. Il bambino presentava danni al cervello. I medici hanno subito pensato ad una causa infettiva mi è stato chiesto se avessi fatto tutti i test e in particolare quello per il cmv. Io ho risposto che il cmv lo avevo fatto a inizio gravidanza e che essendo risultato positivo mi era stato detto di non ripeterlo più e che l'unico esame che dovevo ripetere mensilmente era la toxoplasmosi. Mi è stato fatto un prelievo per cmv e toxo i cui risultati si potranno avere solo il 9 maggio ma il prof Paladini scrive nel referto che verosimilmente si tratta di danni causati da citomegalovirus. Ho chiesto intanto come fosse possibile avendo fatto i controlli trovarsi in quella situazione e mi è stato risposto che il cervello è in continua evoluzione e poi ho chiesto se nel caso esiste una cura e mi è stato risposto che esistono cure preventive, ma non c'è modo di fermare l'infezione ora. Spero di poter avere da lei risposte più rassicuranti.
Sara
RISPONDE il Prof. Giovanni Nigro, Direttore della Clinica Pediatrica Universitaria e della Scuola di Specializzazione in Pediatria dell’Università dell’Aquila - Ospedale San Salvatore – ASL1.
Se fosse dimostrata l'infezione fetale da CMV (con l'amniocentesi, a Milano un laboratorio privato Altamedica dà la risposta in 2-3 giorni), potrebbe effettuare una infusione di immunoglobuline specifiche (Cytotect).
Prof G. Nigro
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