Salve professore,
Sono la mamma di una bimba di 4 mesi nata a 34 settimane a causa di un ritardo di crescita intra uterino e centralizzazione del circolo con un ispessimento dell'arteria cerebrale media. E' stata ricoverata per circa un mese in TIN all'ospedale umberto I di Roma e poi, a distanza di settimane dopo il ricovero, facendo un eco cerebrale di controllo, hanno notato delle calcificazioni cerebrali e dato che la piccola presentava vari sintomi che potevano far pensare a danni cerebrali più seri hanno fatto un prelievo per escludere la possibilità di aver contratto il cmv congenito (le parlo di esclusione perché il controllo delle mie IGG in gravidanza risultava positivo mette le IGM negative, controllo fatto solo ad inizio gravidanza), il prelievo risulto' altamente positivo, le cariche virali sia nelle urine che nel sangue erano oltre i valori massimi. Confermato il quadro da una RMN ( grave infiammazione di tutta la sostanza bianca con lissencefalia e calcificazioni) hanno deciso di intraprendere la terapia con il valcyte ad oggi sono 10 settimane di terapia ed è ancora in corso di somministrazione. La mia domanda e' una volta sospesa la terapia il virus ricomincerà a replicarsi all'interno dell'organismo e a questo punto potrebbe di nuovo continuare a fare danni cerebrali oppure no? La ringrazio
RISPONDE il Prof. Giovanni Nigro, Direttore della Clinica Pediatrica Universitaria e della Scuola di Specializzazione in Pediatria dell’Università dell’Aquila - Ospedale San Salvatore – ASL1:
Purtroppo è proprio come ha detto lei, per cui la terapia dovrebbe essere effettuata a lungo.
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