Gent.mo prof. Sandro Michelini, richiedo cortesemente il suo parere riguardo una situazione di verosimile linfedema congenito. Inizialmente scambiato per idrocele, il problema perdura da tempo. Il ragazzo ha ora quasi 14 anni. Si è in presenza di un notevole gonfiore dello scroto, in lento peggioramento nel tempo. A livello degli arti inferiori, sono presenti arrossamenti in corrispondenza di ambedue i piedi.
Cosa fare per una diagnosi incontrovertibile?Può gentilmente fornire nominativi di esperti/strutture nell'area Piemonte/Lombardia/Liguria? Grazie infinite.

Giovanni

RISPONDE il Prof. Sandro Michelini dell’Ospedale S. Giovanni Battista di Roma, Presidente della Società Europea di Linfologia.

Sicuramente il ragazzo deve effettuare un esame linfoscintigrafico degli arti inferiori. La linfa prodotta dai genitali esterni afferisce agli stessi linfonodi ove giunge quella prodotta dagli arti inferiori: i linfonodi inguinali (destri per gli emigenitali esterni destri, sinistri per i sinistri). L'esame senìrve anche a prevenire eventuali edemi degli arti inferiori (con la stessa genesi). Di esperti ve ne sono alcuni per ogni Regione: il gruppo della dottoressa Beretta (fisioterapista Porcella e colleghi) al Niguarda di Milano; dr. Macciò Alberto a Savona; dr. Costantino Eretta all'Ospedale di la Spezia,
Cari saluti

Prof. Sandro Michelini

Per saperne di PIU' VAI ALLA SEZIONE LINFEDEMA EREDITARIO.

 

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