Sono di Reggio Emilia… due anni fa mi ha diagnosticato il lipedema il dottor Michelini di Roma... mi ha scritto i trattamenti che posso fare ma non trovo nessun centro dove me li possano o vogliano fare... da una parte mi dicono che dovrei farmi un mutuo, dall'altra si rifiutano di farmeli su tutta la gamba… un'altra volta mi sento dire che sono cose mediche e che quindi se ne devono occupare i dottori, mentre i dottori dicono che non essendo una malattia e pure senza nessun collegamento con la circolazione anche loro non ci possono fare niente. A questo punto cosa dovrei fare? Da quando mi è stato diagnosticato sono già aumentata di due taglie, dalla 40 alla 44. Oltretutto una notte mi è iniziato un dolore fortissimo e bruciore al polpaccio destro che andare al giorno dopo è salito su per la gamba finché è scomparso… il problema sta nel fatto che non riuscivo più a camminare, non so se c’entra col lipedema o magari con la safena dilatata dietro al ginocchio. Comunque ho letto in internet che c'è un centro a Rovereto dove fanno anche il test genetico… mi potranno aiutare loro?

Cordiali Saluti

Sebastiana

RISPONDE il Prof. Sandro Michelini dell’Ospedale S. Giovanni Battista di Roma, Presidente della Società Europea di Linfologia.

Purtroppo il Lipedema non è riconosciuto come malattia in Italia. Motivo per cui in Germania, Austria e Francia pullulano centri (convenzionati con i loro sistemi sanitari nazionali) in cui vengono trattati anche pazienti italiani.Tuttavia, attualmente, le Aziende sanitarie italiane stanno tendendo a non autorizzare più i trattamenti all'estero. La patologia è cronica ed i trattamenti prescritti (Onde d'urto radiali, Radiofrequenza, Mesoterapia, Linfodrenaggio) hanno un effetto  'sintomatico', non definitivo. La Liposuzione, eseguita in più tempi, non è sicuro che dia un risultato duraturo nel tempo, o, come qualcuno spererebbe, definitivo. Occorre convivere con l'affezione. Occorre fare una vita dinamica con esercizio fisico e sport, meglio se in acqua. Ci sono integratori naturali che possono migliorare i sintomi. Andrebbe indossato un indumento elastico a maglia piatta di I classe di compressione terapeutica ed seguire controlli clinici periodici. Purtroppo sono gestioni 'costose', sia dal punto di vista economico che morale. La consolazione vera è che ci si sta studiando sopra molto intensamente; soprattutto sul perché queste cellule adipose che si depositano in determinate regioni corporee, non rispondono ai comuni meccanismi di  autoregolazione cui rispondono tutte le altre cellule adipose corporee. Il test genetico, in questo settore, è agli albori e non viene 'passato' dal sistema sanitario nazionale (costo circa 750 euro). Spesso è negativo e non fornisce indicazioni ulteriori. Ci vuole pazienza e fiducia nella capacità di gestire il problema e nella ricerca che sta ruotando intorno allo stesso.

P.S.: Ho scritto al Prof. Dalla Piccola che mi ha  risposto subito dicendomi che non dipende da lui ma dal dr. Di Lallo della Regione Lazio che sta rivedendo entro giugno la rete regionale (ma che sembra che abbia già deciso chi introdurre). Vedremo che succederà. Rimane il paradosso che l'unico centro regionale accreditato in questo momento per il Linfedema è un centro che indirizza a noi i pazienti per l'approfondimento clinico ed il trattamento....! Buona serata.

Prof. Sandro Michelini

Per saperne di PIU' VAI ALLA SEZIONE LINFEDEMA EREDITARIO.

 

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