Buonasera, sono affetto da una malattia rara (neurofibromatosi di tipo 1) volevo sapere se c’è un rischio maggiore rispetto ad altre persone di contrarre il Coronavirus. Io peraltro lavoro anche in ospedale, anche se non a stretto contatto con i degenti. Crede sia meglio prendermi una pausa lavorativa per un po’ di tempo oppure posso continuare ad andare al lavoro e continuare la routine quotidiana?

Risponde la Prof.ssa Susanna Esposito, Professore Ordinario di Pediatria, Università di Parma, Direttore della Clinica Pediatrica, Ospedale dei Bambini P. Barilla, Azienda Ospedaliera-Universitaria, Parma

La neurofibromatosi di tipo 1 è una malattia rara e, tra le malattie rare, piuttosto frequente. Di per sé i pazienti con questa malattia non presentano un rischio maggiore degli altri di contrarre l’infezione da Covid-19 sia per le caratteristiche della malattia stessa che per quelli che sono i trattamenti che in alcuni casi possono essere necessari. Di sicuro lavorare in ospedale identifica un ambiente a rischio anche se in un ambiente di tipo amministrativo. Attualmente per gli amministrativi che non hanno contatti con i pazienti è comunque suggerito lo smart working; se però è necessaria la presenza, non essendoci un contatto con i degenti, problematiche specifiche non ce ne sono. Quindi, di per sé non ci sono rischi superiori agli altri. Molto importante il lavaggio delle mani sicuramente e il fatto di utilizzare soluzioni alcoliche. Può essere utile comunque, lo dicono i dati cinesi, l’impiego della mascherina chirurgica, sia camminando per raggiungere il luogo di lavoro che durante l’attività lavorativa soprattutto in ospedale.

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