Che tipo di medicinali bisogna prendere per curare questa malattia? Quali medicinali invece non servono?
Risponde la Prof.ssa Susanna Esposito, Professore Ordinario di Pediatria, Università di Parma, Direttore della Clinica Pediatrica, Ospedale dei Bambini P. Barilla, Azienda Ospedaliera-Universitaria, Parma
Soltanto i medici posso indicare quella che è la cura per le differenti forme di infezione da COVID-19. Infatti, negli 8 casi su 10 che non richiedono un ricovero è sufficiente una terapia sintomatica che consiste nell’uso del paracetamolo in caso di febbre e nell’utilizzo, eventualmente, di altri farmaci sintomatici appunto che non siano antibiotici o antivirali da banco. Infatti, antibiotici e antivirali comuni, quelli che si possono trovare abitualmente in farmacia, non hanno utilità in queste forme; invece, laddove il paziente richieda un ricovero e sia confermata una polmonite da COVID-19, può essere utilizzata una terapia con idrossiclorochina un farmaco che ha un’attività immunoregolatoria e con antiretrovirali, in particolare con farmaci utilizzati per l’infezione da HIV. Questa associazione terapeutica abitualmente è impiegata con successo per circa 7 giorni nei pazienti appunto che richiedono un ricovero e hanno la polmonite. Laddove il paziente presenti un quadro di insufficienza respiratoria ingravescente, che può portare a richiedere l’intubazione, esiste anche un altro farmaco che può essere somministrato il Remdesivir, un farmaco contro il virus ebola che si è dimostrato efficace in vitro e anche in pazienti con manifestazioni cliniche impegnative. Così pure laddove il paziente stia peggiorando, l’utilizzo del tocilizumab, un farmaco contro il recettore dell'interleuchina-6, si è dimostrato efficace per ridurre la risposta infiammatoria determinata da COVID-19. Ci sono anche dati raccolti in Cina sull’impiego di plasma contenente anticorpi dei pazienti guariti sempre da utilizzare nei pazienti più gravi che richiedono accesso alle terapie intensive.
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