Un test per l’HIV da effettuare in farmacia, attendendo solo 20 minuti per l’esito. Si tratta di una possibilità reale, che potrebbe arrivare anche in Italia. Il programma pilota è stato avviato pochi giorni fa negli Stati Uniti e durerà per due anni e nel frattempo la FDA approva un kit per fare il test anche a casa propria.

Il progetto statunitense ha l’obiettivo di rendere il test per l’HIV un comune esame da effettuarsi velocemente, grazie a un prelievo di saliva, e con risultati altrettanto rapidi. Secondo le ultime ricerche negli USA sono centinaia di migliaia le persone sieropositive che non sono a conoscenza della propria condizione. In Italia parte che i sieropositivi inconsapevoli siano circa il 25 per cento del totale, stando alle statistiche.

La diagnosi precoce dell’HIV è fondamentale, sia per avviare immediatamente i trattamenti terapeutici, sia per evitare la trasmissione del virus.
I kit per la diagnosi veloce sono stati approvati dall’Fda nel lontano 2004, ma solo ora vengono distribuiti gratuitamente, per incentivare ulteriormente l’affluenza ai test. Il test è semplice e ha un’alta percentuale di sicurezza, solo nel 7 per cento dei casi il test può fornire dei falsi negativi.

Se ancora il test gratuito in farmacia non bastasse a incentivare gli americani a effettuare il test l’Fda ha appena approvato un nuovo kit. Si tratta di un test completamente fai-da-te, che potrà essere acquistato ed eseguito a casa propria. Si tratta di OraQuik, un test preliminare grazie al quale in massimo 40 minuti è possibile ottenere una risposta al dubbio della sieropositività.

Bisogna tuttavia dire che oggi in Italia dopo il test, soprattutto quando questo viene effettuato presso centri ospedalieri ed asl, chi risulta positivo beneficia di una presa in carico che include non solo il monitoraggio medico ma anche un iniziale supporto psicologico e ottiene informazioni importanti per la prevenzione del contagio. Qualora i test venissero effettuati anche nelle farmacia o a casa sarebbe importante riuscire a garantire comunque l’avvio a questo percorso  e non lasciare le persone sole di fronte al risultato di un test Hiv positivo.

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