Annunciato al Seminario Trials in Medical Oncology del 7 maggio
I tumori neuroendocrini colpiscono in Italia oltre 1200 persone ogni anno. Sono più frequenti nel tratto gastroenterico e colpiscono principalmente individui di sesso maschile tra i 50 e i 60 anni. A queste rare forme tumorali è stato dedicato un Seminario ITMO (Italian Trials in Medical Oncology) dal titolo ‘Neoplasie a bassa incidenza’ che si è svolto il 7 maggio al Policlinico di Monza.
Monza è la sede del centro di riferimento nazionale per la cura e il trattamento di queste patologie, con il suo Centro di Riferimento per lo Studio e la Cura dei Carcinoidi e dei Tumori Neuroendocrini (Ce.Ri.Ca.) presso l’Istituto di Oncologia della città lombarda.
Per l'occasione si sono riuniti più di 200 specialisti provenienti da tutta Italia, i quali hanno cercato di capire insieme quale siano le migliori modalità per affrontare queste patologie spesso orfane di terapie farmacologiche.
Il Ce.Ri.Ca., proprio per rispondere a questa esigenza, ha dato il via a uno studio clinico per la valutazione di efficacia e sicurezza del trattamento dei pazienti con panitumumab, farmaco attualmente utilizzato per il carcinoma del colon metastatico.
“E’ importante sviluppare la ricerca per giungere alla sperimentazione di nuove molecole - afferma il Direttore Scientifico e Clinico dell’IdO prof. Emilio Bajetta - Le attività di ricerca contro i tumori neuroendocrini sono diventate il fiore all’occhiello dell’Istituto. Il nostro Centro si avvale della collaborazione di numerosi professionisti, noti in Italia e all’estero, per la loro competenza clinico - scientifica sviluppata nell’ambito dei NET. La continua ricerca di strategie terapeutiche innovative richiede complessi studi di confronto. Al 2011 l’ITMO ha realizzato 31 protocolli di studio completati mentre 8 sono ancora in corso. Quest'attività di ricerca ha consentito di pubblicare lavori per esteso, abstract e presentazioni a Congressi Nazionali ed Internazionali"
C'è però ancora molta strada da fare per migliorare le nostre conoscere sui tumori rari. "La difformità di queste neoplasie e la loro criticità terapeutica richiedono un approccio multidisciplinare - continua Bajetta - Le loro caratteristiche ne rendono infatti difficile la diagnosi. I tumori neuroendocrini possono rimanere silenti per anni, crescono lentamente e spesso originano metastasi prima di diventare sintomatici. Difficilmente un clinico può affrontare da solo e con eguale perizia tutti i tumori a bassa incidenza. Serve necessariamente un’alleanza tra oncologo, anatomo-patologo, radiologo, chirurgo e medico nucleare. Infine, è assolutamente necessario concentrare tutte le risorse, conoscenze ed esperienze nella lotta contro le neoplasie rare in centri altamente specializzati e condividere il più possibile tutte le esperienze acquisite”.
Il X seminario ITMO ha visto la partecipazione dei massimi vertici dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM). “La nostra Società scientifica - afferma Stefano Cascinu presidente nazionale AIOM - ha deciso di supportare il seminario ITMO perché il cancro si può sconfiggere anche grazie alla condivisione delle conoscenze e al confronto costruttivo tra professionisti. Questi principi sono ancora più validi se dobbiamo affrontare neoplasie rare, cioè malattie di cui spesso abbiamo poche informazioni per quanto riguarda diagnosi e terapia”.
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