E' stato pubblicato sul Journal of clinical oncology lo studio, condotto dall'Università di Verona, riguardante una nuova tecnica diagnostica che permetterà di individuare più facilmente le forme tumorali rare e potrebbe rappresentare un importante passo in avanti per la personalizzazione delle terapie. Lo studio è stato condotto dal team guidato dal dott. Aldo Scarpa, direttore del dipartimento di Patologia e Diagnostica dell’ateneo veronese. La nuova tecnica diagnostica consiste nel sequenziare contemporaneamente 50 geni di una piccola porzione di tessuto proveniente da biopsia o da intervento chirurgico.
I ricercatori hanno spiegato che la tecnica è stata applicata nello studio di un tumore raro, il carcinosarcoma, di cui si è potuto stabilire con certezza l’assetto molecolare sia della cellula progenitrice che di diverse altre cellule che compongono il tumore stesso. Studiando l'assetto molecolare i ricercatori hanno avuto la possibilità di identificare le mutazioni geniche presenti, tra cui quelle per cui esistono già farmaci in grado di bloccarne l’attività.
Queste le parole del dott. Scarpa: “Il lavoro dimostra la potenzialità diagnostica delle nuove metodiche di sequenziamento del DNA nell’identificare l’insieme delle mutazioni geniche presenti in un tumore, in modo da poter fare un 'identikit molecolare' di ogni singolo cancro. Un importante passo in avanti che guarda alla personalizzazione delle terapie, attraverso l’impiego di farmaci mirati a bloccare le molecole alterate nello specifico tumore di ciascuna persona. Solo leggendo l’insieme delle mutazioni del codice genetico insite nelle cellule tumorali, infatti, potremo sfruttare al meglio i farmaci bersaglio”.
La notizia è stata riportata dal giornale on line L'Arena.it.
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