I risultati di uno studio recentemente pubblicato sulla rivista specializzata Cancer Research, sembrerebbero dimostrare che la cosiddetta avocatina B (avocatin B), una molecola lipidica estratta dal frutto di avocado, possa rappresentare uno strumento per trattare la rara malattia ematologica nota col nome di leucemia mieloide acuta (AML).
La leucemia mieloide acuta (AML) può essere definita come una proliferazione clonale disseminata di cellule staminali leucemiche che assomigliano alle normali cellule progenitrici ematopoietiche. L'eziologia è sconosciuta, ma nei blasti (ossia le cellule staminali o immature) sono state identificate molte anomalie genetiche che sembrerebbero provocare la trasformazione leucemica e la proliferazione di tali cellule. I sintomi sono per lo più non specifici e comprendono febbre, malessere, pallore ed emorragie, anche se 1/3 dei pazienti presenta alcuni segni caratteristici che coinvolgono il sistema nervoso centrale, la regione retro-oculare, la cute e il tessuto sottocutaneo. Il trattamento della AML si basa su una chemioterapia intensiva seguita dal trapianto di cellule staminali, ma il tasso di mortalità dovuto alle complicazioni causate dalla patologia è molto alto.
Nello studio in questione sono stati condotti esperimenti di laboratorio che sembrano dimostrare che l'avocatina B sia in grado di svolgere un'azione citotossica selettivamente rivolta alle cellule staminali leucemiche, contrastando la loro proliferazione senza determinare effetti nocivi sulle normali cellule staminali ematopoietiche. I risultati di questo studio potrebbero rappresentare un primo passo verso l'elaborazione di una nuova strategia per l'eradicazione selettiva della leucemia mieloide acuta, poiché le cellule staminali leucemiche hanno un ruolo fondamentale nello sviluppo della malattia e rappresentano il motivo per cui molti pazienti sono affetti da AML recidiva.
Il prof. Paolo Spagnuolo, ricercatore presso l'Università di Waterloo (Canada) e principale autore dello studio, ha presentato una domanda di brevetto per l'utilizzo di avocatin B nel trattamento della AML e sta effettuando esperimenti per preparare il farmaco ad una prima sperimentazione clinica su pazienti affetti dalla patologia.
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