Uno studio di fase II, recentemente pubblicato sulla rivista Blood, mostra che carfilzomib, inibitore del proteasoma, somministrato alla dose di 56 mg/m2 mediante infusione endovenosa lenta nell’arco di 30 minuti, ha portato a una percentuale di risposta molto elevata in una popolazione di pazienti affetti da mieloma multiplo, pesantemente pretrattati.

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