Il carcinoma pancreatico metastatico è destinato a diventare la terza causa principale di morte per cancro in Europa. Offrire quindi un miglior accesso alle terapie per i pazienti che ne sono affetti è una priorità.
Secondo l'Euro Pancreatic Cancer Index 2014, che ha valutato la situazione relativa alla prevenzione, diagnosi, terapia e cure palliative dei tumori pancreatici in 28 Stati Europei, Norvegia e Svizzera, l’Italia si colloca globalmente al decimo posto per la gestione complessiva del carcinoma pancreatico.


"Il nostro Paese in particolare ha punte di eccellenza quali quelle relative alla diagnosi, per la disponibilità sul territorio nazionale di tutte le metodiche strumentali, o chirurgiche di diagnosi – spiega la Prof.ssa Rossana Berardi, dell'Università Politecnica delle Marche  - Per la prima volta è stato analizzato l'approccio ai pazienti affetti da neoplasie pancreatiche nelle diverse nazioni, facendo una sorta di fotografia dell'attuale, che include anche l'accessibilità alle cure e il rispetto dei diritti dei pazienti".
"Informazioni rilevanti - evidenzia l'esperta - specie se si considera che il carcinoma pancreatico rimane purtroppo una delle patologie neoplastiche a prognosi infausta in cui per anni non si è assistito a un miglioramento in termini di sopravvivenza".

Una delle aziende impegnate in Italia su questo fronte è Celgene International Sàrl, consociata di Celgene Corporation che ha rinnovato il proprio impegno nei confronti dei pazienti - e loro familiari - a cui è stato diagnosticato un carcinoma pancreatico metastatico, annunciando la propria intenzione di dedicare importanti risorse per aumentare la sensibilizzazione e la comprensione della malattia. Il carcinoma pancreatico metastatico è destinato a diventare la terza causa principale di morte per cancro in Europa.

"Tra le principali iniziative promosse - segnala Celgene - è in atto un programma di studi clinici, che coinvolgerà oltre 4.800 pazienti, nonché investimenti in partnership sul fronte della ricerca; entrambe le iniziative potranno contribuire a scoprire opzioni terapeutiche nuove e innovative e a far progredire la comprensione della biologia della malattia". Celgene sta inoltre valutando nuove possibilità per comprendere meglio e più specificatamente le esigenze di pazienti e operatori sanitari, "attraverso ricerche mirate in programma per la fine del 2014".

"L'Ecpi richiama l'attenzione sul fatto che questa malattia è troppo spesso associata ad un approccio rinunciatario e senza speranza. Per cambiare è assolutamente necessario il supporto di più interlocutori, in modo da affrontare tutti gli aspetti della malattia, dalla diagnosi, al trattamento fino ad arrivare alle cure palliative", ha affermato Pablo del Pino, vicepresidente della Divisione Oncologica di Celgene per l'Europa, il Medio Oriente e l'Africa. Alan Colowick, presidente di Celgene Emea (Europa, Medio Oriente e Africa), ha concluso: "Gli sforzi compiuti fino ad oggi stanno già contribuendo a cambiare il modo in cui è trattato il carcinoma pancreatico metastatico, ma siamo consapevoli che sono necessari ulteriori sforzi. Non saremo soddisfatti fino a quando, insieme a tutti coloro che concentrano i propri sforzi su questa malattia, non riusciremo ad operare cambiamenti significativi e a far diventare il carcinoma pancreatico metastatico una malattia gestibile per il maggiore numero possibile di pazienti".

 

Seguici sui Social

Iscriviti alla Newsletter

Iscriviti alla Newsletter per ricevere Informazioni, News e Appuntamenti di Osservatorio Malattie Rare.

Sportello Legale OMaR

Tumori pediatrici: dove curarli

Tutti i diritti dei talassemici

Le nostre pubblicazioni

Malattie rare e sibling

30 giorni sanità

Speciale Testo Unico Malattie Rare

Guida alle esenzioni per le malattie rare

Partner Scientifici

Media Partner


Questo sito utilizza cookies per il suo funzionamento. Maggiori informazioni