L’opicapone (OPC), un inibitore delle catecol-O-metiltransferasi (COMT), potrebbe rivelarsi una nuova e promettente terapia per i pazienti affetti da malattia di Parkinson (PD).

Secondo uno studio apparso sull’European Journal of Neurology, infatti, in tali soggetti l’OPC diminuirebbe in modo significativo l'attività delle COMT senza comportare tossicità cellulare, aumenterebbe l'esposizione sistemica alla levodopa (finora il trattamento sintomatico più efficace per il Parkinson) e migliorerebbe la risposta motoria. Inoltre si è dimostrato più efficace dell’entacapone e del tolcapone, gli unici inibitori di COMT al momento disponibili. Attualmente OPC è in fase III di sviluppo.
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