L'emoglobinuria parossistica notturna (EPN) è una rara malattia acquisita delle cellule staminali ematopoietiche ed è caratterizzata da tre manifestazioni cliniche principali: anemia emolitica, causata dalla prematura distruzione dei globuli rossi; frequenti eventi trombotici, dovuti alla formazione di piccoli coaguli all’interno dei vasi sanguigni, con conseguente riduzione del flusso ematico verso organi e tessuti; insufficienza del midollo osseo. La EPN è una patologia cronica contraddistinta da crisi emolitiche che possono essere scatenate da molteplici fattori, come infezioni, vaccinazioni, interventi chirurgici o trattamenti con alcuni antibiotici. La malattia colpisce uomini e donne in egual misura, con sintomi di gravità ampiamente variabile, e può esordire a tutte le età, sebbene compaia prevalentemente nei giovani adulti. La prevalenza globale della EPN è stimata in circa 1-9 casi ogni 100.000 persone.

Il codice di esenzione dell'emoglobinuria parossistica notturna è RD0020.

La sezione Emoglobinuria Parossistica Notturna è realizzata grazie al contributo non condizionante di Novartis e di Sobi.

Emoglobinuria parossistica notturna, Novartis Emoglobinuria parossistica notturna, Sobi

L’esatto meccanismo patologico alla base dell’emoglobinuria parossistica notturna non è ancora del tutto chiaro, ma si ritiene che la patologia insorga all’interno di un generale contesto di insufficienza del midollo osseo di origine autoimmune. Il midollo osseo è un tessuto spugnoso deputato alla produzione delle cellule staminali ematopoietiche, le quali, maturando, danno origine alle diverse cellule del sangue (globuli rossi, globuli bianchi, piastrine). La EPN è dovuta a una mutazione somatica acquisita del gene PIGA che colpisce una o più cellule staminali ematopoietiche, rendendole difettose: queste cellule, poi, si moltiplicano a scapito di quelle sane. A causa di questo processo, nei pazienti con EPN si verifica la produzione di cellule del sangue altrettanto difettose: i globuli rossi, in particolare, si rivelano essere particolarmente suscettibili ad una distruzione prematura (emolisi) causata da un attacco anomalo da parte del sistema immunitario del complemento.

Nei pazienti con EPN l’anemia emolitica può manifestarsi con pallore, affaticamento, battito cardiaco accelerato, mal di testa, dolore toracico e difficoltà di respirazione durante l'attività fisica. L’emolisi cronica, inoltre, determina la perdita di emoglobina attraverso le urine (emoglobinuria), fenomeno che può provocare, soprattutto di notte o al mattino, la produzione di una caratteristica urina scura. In alcuni casi, all’emoglobinuria può associarsi l’insufficienza renale acuta o cronica. La EPN può anche determinare ripetuti episodi di trombosi che interessano soprattutto le vene epatiche, addominali, cerebrali e della cute, e che possono essere potenzialmente pericolosi per la vita. Inoltre, i pazienti con EPN presentano un quadro sottostante di insufficienza del midollo osseo che, nei casi più gravi, può comportare una generale carenza di globuli rossi, globuli bianchi e piastrine (pancitopenia). In alcune persone, infine, l’emoglobinuria parossistica notturna si accompagna ad un’altra patologia del midollo osseo, l’anemia aplastica acquisita.

La diagnosi di EPN si basa sull'osservazione clinica, in particolare sul riscontro di anemia emolitica eventualmente associata a trombosi e/o citopenia nel sangue periferico. Il principale test diagnostico per la patologia è rappresentato dalla citometria a flusso, un esame in grado di identificare le cellule del sangue che presentano il tipico difetto causato dalla patologia (ossia una carenza di proteine ancorate al GPI sulla superficie cellulare). I test genetici non sono affidabili per l’identificazione della EPN, in quanto le mutazioni alla base della malattia risultano essere disomogenee e non ricorrenti.

Fino a pochi fa, il trattamento della EPN era soprattutto sintomatico e principalmente basato su trasfusioni (per la gestione dell’anemia) e anticoagulanti (per il controllo della trombosi); poi, nel 2007, è stato approvato l’anticorpo monoclonale eculizumab, che ha dimostrato di poter ridurre l’emolisi, l’insorgenza di trombosi e il rischio di insufficienza renale, migliorando la sopravvivenza e la qualità di vita dei pazienti. Per la patologia sono attualmente disponibili ulteriori farmaci, come ravulizumabpegcetacoplaniptacopan e danicopan, mentre altre molecole sono in via di sperimentazione. Ad oggi, l’unica terapia risolutiva per la EPN è rappresentata dal trapianto di midollo osseo, opzione che tuttavia, a causa delle possibili complicanze, è indicata soltanto per pazienti molto gravi.

In Italia, per le persone affette da emoglobinuria parossistica notturna è attiva l’associazione AIEPN.

Fonti principali:
- National Organization for Rare Disorders (NORD)
- Orphanet
- Bravo-Perez C, Guarnera L, Williams ND, Visconte V “Paroxysmal Nocturnal Hemoglobinuria: Biology and Treatment.” Medicina (2023)

Violino

A Bari, in Piazza del Ferrarese, si è tenuta la terza performance della violinista pop Eleonora Montagnana, dopo le tappe di Bologna e Bassano del Grappa

Si è conclusa a Bari “Notti Rare”, l’iniziativa di informazione sull’emoglobinuria parossistica notturna (EPN) promossa dall’azienda biofarmaceutica multinazionale Sobi. “Notti Rare” è un’iniziativa in musica sotto le stelle dedicata ai 350 italiani con EPN, che ha preso forma grazie alle note suonate da Eleonora Montagnana, giovane violinista di formazione classica, con oltre 300.000 follower su TikTok, nota anche grazie alla sua partecipazione a programmi televisivi, registrazioni e concerti al fianco di artisti di fama nazionale e internazionale.

Notti Rare

Dopo una prima tappa a Bologna, previste altre due esibizioni musicali di sensibilizzazione a Bassano del Grappa e Bari 

Bologna – Prende il via “Notti Rare”, l’iniziativa di informazione sull’emoglobinuria parossistica notturna (EPN) promossa dall’azienda biofarmaceutica Sobi. L’obiettivo dell’iniziativa è fare luce su questa patologia cronica ultra-rara che colpisce tra 0,5 e 2 persone ogni milione di abitanti.

Approvazione AIFA

Indicato per pazienti adulti, il farmaco rappresenta il primo inibitore del sistema del complemento C5 a lunga durata d’azione approvato per la patologia

Milano – L'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha approvato la rimborsabilità di ravulizumab per il trattamento di pazienti adulti affetti da emoglobinuria parossistica notturna (EPN) con emolisi con sintomi clinici indicativi di elevata attività della malattia, e anche per pazienti adulti clinicamente stabili dopo essere stati trattati con eculizumab per almeno gli ultimi sei mesi. Ravulizumab è il primo e unico inibitore del complemento C5 a lunga durata d'azione, che offre sicurezza ed efficacia comparabili a quelle di eculizumab, con infusioni ogni otto settimane rispetto a quelle ogni due settimane.

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L’evento, promosso da AIEPN Onlus e svoltosi in modalità virtuale, ha visto la partecipazione di clinici, pazienti e rappresentanti delle istituzioni

Lo scorso 9 gennaio si è svolto, in modalità virtuale, l’evento “EPN Patient Day”, organizzato dall’associazione AIEPN Onlus, in collaborazione con Osservatorio Malattie Rare, con il duplice obiettivo di creare un’occasione di aggiornamento sulle novità scientifiche relative all’emoglobinuria parossistica notturna (EPN) e di permettere un confronto tra il mondo dei pazienti e quello dei clinici. A presentare l’evento è stato il Dott. Sergio Ferini Strambi, Presidente di AIEPN Onlus (Associazione Italiana Emoglobinuria Parossistica Notturna), affiancato da Ilaria Ciancaleoni Bartoli (Direttore OMaR) e dal Prof. Lucio Luzzatto, esperto di EPN.

Farmaci

Il farmaco è il primo inibitore del sistema del complemento a lunga durata d’azione autorizzato per la malattia

Milano - Alexion Pharma Italy ha annunciato l’approvazione della Commissione Europea per ravulizumab, primo e unico inibitore a lunga durata d’azione della proteina C5 del complemento somministrato ogni otto settimane, per il trattamento di pazienti adulti affetti da emoglobinuria parossistica notturna (EPN), con emolisi e uno o più sintomi clinici indicativi di elevata attività della malattia, nonché di pazienti adulti clinicamente stabili dopo il trattamento con eculizumab per almeno gli ultimi sei mesi.

La malattia, i trattamenti, la qualità di vita dei pazienti: questi i temi caldi affrontati nel corso dell'evento, organizzato dall'Associazione AIEPN Onlus

Lo scorso 11 maggio, a Milano, si è svolto il Patient’s Day EPN, un importante evento promosso dall’Associazione Italiana Emoglobinuria Parossistica Notturna (AIEPN Onlus). L'emoglobinuria parossistica notturna (EPN) è rara patologia del sangue, ha una prevalenza di circa 2-5 casi per milione di abitanti (in Italia si contano almeno 250 persone affette) ed è caratterizzata da un'ampia varietà di manifestazioni: tra queste, la più appariscente, che dà anche il nome alla patologia, è costituita dalla presenza di urine scure, cariche di emoglobina, che compaiono quasi sempre (ma non esclusivamente) di notte.

USA e REGNO UNITO - Akari Therapeutics ha annunciato che la l'agenzia inglese Medicines & Healthcare products Regulatory Agency (MHRA) ha autorizzato l'avvio di uno studio di Fase II in cui il composto sperimentale Coversin verrà testato su pazienti affetti da emoglobinuria parossistica notturna (PNH o EPN), una raro e grave disordine ematico mediato dal sistema del complemento. Coversin è un farmaco che appartiene alla seconda generazione degli inibitori della 'frazione C5' del complemento.

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