Il pirfenidone, in attesa della commercializzazione anche negli USA, passa dunque nella mani della big pharma svizzera, che ha nella sua pipeline altri prodotti in ambito respiratorio

La notizia è arrivata ieri: InterMune, azienda biotech americana produttrice per pirfenidone – l’unico farmaco al momento approvato contro la Fibrosi Polmonare Idiopatia  (IPF) – passa di mano, finendo sotto il controllo della ‘big pharma’ svizzera Roche. I consigli di entrambe le società hanno approvato all’unanimità l’accordo di fusione delle due aziende in base al quale  Roche acquisirà completamente InterMune con una transazione di 8,3 miliardi di dollari, o 74.00 dollari americani per azione. Si tratta di una cifra considerevole anche rispetto all’attuale valore delle azioni di InterMune e rappresenta il riconoscimento di un lavoro svolto con passione e grandi risultati. Un lavoro che ha permesso non solo di portare sul mercato europeo questo farmaco ma anche di stringere un legame forte con la comunità IPF, tanto sul fronte associativo che su quello dei network di ricerca e clinici, contribuendo a far sì che la IPF, da patologia quasi sconosciuta, acquisisse un posto di primo piano nei congressi scientifici.

La fusione di InterMune all’interno di Roche, una delle aziende farmaceutiche più affidabili e innovative del mondo, porterà certamente a proseguire questo lavoro massimizzando il potenziale del farmaco e permettendo il raggiungimento del numero maggiore di pazienti possibili in tutto il mondo, e questo anche in attesa che, una prossima decisione della FDA, dia il via libera alla commercializzazione anche negli USA del Pirfenidone per la terapia della Fibrosi Polmonare Idiopatica.
La società di  Basilea, che vanta 85.000 dipendenti in più di 140 paesi, non è nuova all’impegno di ambito respiratorio: Roche infatti, oltre ad essere leader mondiale nella diagnostica in vitro e della diagnostica istologica del cancro oltre che nella gestione del diabete, commercializza anche farmaci utilizzati nella Fibrosi Cistica e nell’Asma e ne sta sviluppando altri nello stesso settore. Il Pirfenidone si inserisce dunque pienamente nella pipeline aziendale di Roche.

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