ROMA – L'incontro di Viva la Vita onlus con il Capo di Gabinetto del Comune di Roma Ugo Taucer non è riuscito a evitare la manifestazione dei malati di SLA del 15 aprile prossimo. La risposta dell'attuale amministrazione prefettizia è stata impotente: “la Corte dei Conti ci impone di procedere agli sgomberi, anche quando siamo consapevoli che alcuni soggetti come Viva la Vita onlus non dovrebbero subire questo tipo di provvedimenti, soprattutto alla luce della rilevante funzione sociale che svolge nei confronti delle persone affette da SLA”.

Il problema alla base è un tecnicismo: l'Ordinanza di assegnazione del Sindaco, ai tempi di Alemanno, non è mai arrivata in giunta per la chiusura del procedimento. Un tecnicismo che ha esposto l'Associazione ad essere riconosciuta come abusiva, nonostante paghi un canone regolare e nonostante ci sia una sentenza del TAR, ottenuta da associazioni vicine nello stesso stabile, che dà torto al Comune sia nei modi che nella forma.

Il Sub Commissario Clara Vaccaro ha indetto, oggi, un tavolo tecnico per affrontare il problema degli sfratti di tutte quelle associazioni che, per inadempienze del Comune, rischia di sollevare un vero e proprio 'caso sociale', interrompendo quei servizi essenziali per i cittadini che le Istituzioni non danno.

“Così, sostenendo di eseguire soltanto degli ordini, il Comune si rende responsabile di un'azione che potrebbe comportare la cessazione dei servizi che Viva la Vita offre gratuitamente ai malati di SLA e alle loro famiglie. Chi se ne potrebbe fare carico, allora? In questo momento nessuno”, commenta il presidente onorario della Onlus Erminia Manfredi, dopo l'incontro.

"Aiutateci", queste le parole del Capo di Gabinetto: un grottesco paradosso chiedere aiuto ai 250 malati di SLA che segue Viva la Vita onlus nella Regione Lazio. “Una soluzione ci sarebbe – continua il presidente Mauro Pichezzi –, il Comune potrebbe sospendere il provvedimento di sgombero fino all'espletamento di una regolare gara ad evidenza pubblica e regolarizzare il contratto di affitto. Nel pieno rispetto della legalità, potremmo continuare a fare ciò di cui i cittadini hanno bisogno, finché le istituzioni non si decideranno a fare ciò che nessun altro dovrebbe fare al loro posto”.

La manifestazione del 15 aprile prossimo in piazza del Campidoglio, alle ore 10.00, vedrà purtroppo l'indignazione delle persone che dovrebbero vivere con dignità e rispetto la loro difficile condizione personale.

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