USA - Pare che livelli di un singolo gene possono controllare la progressione della Sla, Sclerosi Laterale Amiotrofica. Secondo uno studio condotto dagli scienziati del Neurological Institute Methodist di Houston (Texas) l’espressione del gene FoxP3 è un indicatore di progressione della malattia nell’80 per cento dei casi considerati nella loro ricerca.


Lo studio, pubblicato su EMBO Molecular Medicine sostiene che i sintomi debilitanti della Sla siano rallentati dai linfociti T, dalla nota funzione neuroprotettiva. Gli scienziati hanno confermato che la produzione di tali linfociti è regolata dal gene FoxP3, quindi bassi livelli di espressione di questo gene corrispondono a una forma della malattia più grave.
I livelli di FoxP3 potranno quindi essere utilizzati per diagnosticare precocemente le forme di Sla più aggressive e poter quindi programmare una terapia adeguata.

“Si tratta della prima dimostrazione che le cellule T regolatorie possono rallentare la progressione della malattia – spiega la Dott.sa Jebby Henkel, autrice dello studio – i livelli di FoxP3 possono ora essere utilizzati come indicatori prognostici di progressione della malattia e di sopravvivenza.”

 

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