Dopo un anno i primi test di trapianto non hanno dato effetti avversi. Ancora nessun dato sull’efficacia nel contrastare la malattia
La sperimentazione coordinata dal prof. Angelo Vescovi , che prevede il trapianto di cellule staminali cerebrali umane su pazienti affetti da Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA), ha dato i primi risultati positivi. Circa un anno fa sono stati sottoposti ai primi test di trapianto sei pazienti, test che si sono conclusi senza effetti avversi. L’intento della prima fasi di sperimentazione era infatti valutare la sicurezza delle procedure di trapianto e delle cellule innestate. Per il momento non sono disponibili dati sull’efficacia del trapianto a fini terapeutici.
Lo studio è stato condotto secondo criteri scientifici ed etici rigorosi, seguendo la normativa internazionale in accordo alle regole dell’European Medicine Agency e con le cellule prodotte in stretto regime di norme di buona fabbricazione, cioè riconosciute dalle commissioni sanitarie nazionali come idonee all'utilizzo di studi clinici, con certificazione dell'Aifa, confermando l'Italia fra i paesi che fanno test di avanguardia nell'ambito delle staminali.
"Siamo soddisfatti ed orgogliosi di aver mantenuto la promessa fatta ai nostri sostenitori, ai malati e alle loro famiglie, di avviare una sperimentazione di terapia cellulare sulla Sla". Queste le parole di Angelo Vescovi, che ha coordinato tutta la sperimentazione presso l’azienda ospedaliera di Terni.
Visti i risultati ISS e AIFA hanno autorizzato l’avvio della seconda parte della sperimentazione, che prevede il trapianto di staminali direttamente nella regione cervicale.
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