Venezia - Dario L. è un uomo di 39 anni, malato di sclerosi laterale amiotrofica, che si trova a far parte di un gruppo di lavoratori il cui posto è a rischio dopo che la multinazionale svedese Stena Technoworld ha comunicato l'intenzione di chiudere il proprio impianto di riciclaggio di rifiuti elettrici ed elettronici situato a Fossò, un piccolo centro in provincia di Venezia. La notizia è stata pubblicata dal quotidiano “Il gazzettino”.

 

A Dario L., la SLA è stata diagnosticata nel 1997, all'età di 23 anni. Ha lavorato per una importante società del settore elettrico fino al 2002, quando ha dovuto lasciare il proprio impiego a causa del peggioramento delle sue condizioni di salute. Nel 2004 è stato assunto dalla Stena Technoworld di Fossò come lavoratore appartenente alla categoria protetta, dove attualmente svolgeva mansioni impiegatizie. Ora, con una moglie e una figlia di 5 anni a carico, ed essendo ormai costretto su una sedia a rotelle dalla malattia, Dario L. deve anche affrontare, insieme ad altri suoi colleghi, la prospettiva di un probabile licenziamento a causa della decisione, da parte di Stena Technoworld, di chiudere il proprio stabilimento di Fossò.

La sclerosi laterale amiotrofica (SLA) è una rara patologia neurodegenerativa che colpisce selettivamente i cosiddetti neuroni di moto, chiamati anche motoneuroni. Nei pazienti affetti da SLA, la degenerazione dei motoneuroni superiori (corticali) e inferiori (troncoencefalici e spinali) causa, principalmente, la perdita graduale del controllo dei muscoli scheletrici, conducendo ad una progressiva paralisi e alla necessità, una volta compromessi i muscoli respiratori, di ventilazione assistita.

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