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Il tema è stato al centro del secondo incontro “SMAspace”, con l’intervento del sessuologo Maurizio Bossi

SMAspace” è un ciclo di incontri virtuali dedicati all’atrofia muscolare spinale (SMA), promosso da Osservatorio Malattie Rare e Famiglie SMA per offrire l’occasione di un confronto tra pazienti e specialisti su tematiche importanti e delicate. Tra queste anche la sessualità, affrontata dal prof. Maurizio Bossi, sessuologo e docente del Master comunicazione medico-paziente presso l’Ospedale Santa Chiara di Pisa. Nel secondo appuntamento “SMAspace”, il prof Bossi è stato protagonista, insieme alla dott.ssa Simona Spinoglio (Peer Counselor), di un intervento incentrato sui concetti di normalità, pregiudizio e diversabilità.

Cos’è la normalità? È una domanda a cui è difficile rispondere, ma un concetto a cui tutti ci rifacciamo nella nostra quotidianità. “La normalità - spiega Maurizio Bossi - è un’acquisizione che noi diamo per scontata, ma che in realtà non lo è. Quello che è normale si associa al concetto di ‘secondo natura’, il contrario di normale è quindi ‘contro natura’. C’è un’interpretazione di tipo evoluzionistico secondo la quale il normale è il bello, e il bello è il fertile: la bellezza viene intesa come fertilità, mentre la non bellezza, e il non appartenere a determinati archetipi, viene associata alla non normalità, e quindi alla non fertilità. Se questo concetto può andare bene per il mondo animale, per l’Homo sapiens non può essere adeguato. La parola normale, in sessuologia, è vietata dal 1948, quando Alfred Kinsey ha distrutto il concetto di normalità e l’ha sostituito con quello di dato frequente e non frequente”.

La cultura della sessualità e della diversabilità si fanno con l’informazione, il confronto e il dialogo, perché la nostra realtà è ancora caratterizzata da barriere non soltanto architettoniche, ma anche mentali. Ad esempio, ha spiegato il prof. Bossi, la maggioranza delle persone con disabilità non si sposa. “Statisticamente - sottolinea l’esperto - questi individui non hanno una vita affettiva: è un pregiudizio, questo, che va spezzato, e il dialogo e l’informazione sono fondamentali per arrivarci”.

L’intervento del prof. Maurizio Bossi è stato registrato durante il secondo appuntamento di “SMAspace”.

 

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