Ogni anno, dal 1967, a Trieste, i cronisti del Friuli Venezia Giulia assegnano un premio, il ‘San Giusto D’Oro” ad una persona che si ritiene abbia dato lustro al nome della città. L’anno scorso era toccata ad Andrea Illy, proprio quello del famoso caffè,  nel 2009 il premio era invece andato al pittore Chersicla. Dopo l’arte e l’industria quest’anno il premio va ad un rappresentate della scienza, Mauro Giacca, diretto dell’ICGEB di Treiste, l'Istituto internazionale di ingegneria genetica e biomolecolare.

A lui, in una cerimonia che si terrà a dicembre, verrà ufficialmente assegnato il premio di questa edizione. Giacca,  classe ’59,  si e' laureato in Medicina e Chirurgia nel 1984 proprio a Trieste per poi conseguire, nell’89, il Dottorato di ricerca in Microbiologia a Pavia nel 1989.
Oggi dirige la sede italiana del prestigioso centro di ricerca – e parliamo soprattutto di ricerca di base – in parte applicata anche al campo delle malattie rare,m come ad esempio gli studi sullo splicing nella fibrosi cistica.
Oggi Giacca coordina l’attività di ben 16 gruppi di ricerca composti da ricercatori provenienti da tutto il mondo. Giacca, che oggi si interessa soprattutto di ricerca sulle malattie cardiovascolari, è stato uno dei primi al mondo a lavorare sui vettori virali come strumenti per realizzare la terapia genica.



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