Le associazioni chiedono chiarezza alle istituzioni per rassicurare i pazienti, in particolare quelli con tumori ematologici e del distretto toracico
Roma – L’Onorevole Vanessa Cattoi, membro dell’Intergruppo parlamentare “Insieme per un impegno contro il cancro”, ha presentato un’interrogazione a risposta scritta indirizzata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Ministero della Salute sul tema delle vaccinazioni anti-COVID-19 dei pazienti oncologici e oncoematologici, per chiedere al Governo quali siano le attendibili previsioni sulle tempistiche di vaccinazione di tali pazienti in situazione vulnerabile, con particolare riguardo ai tumori ematologici e a quelli del distretto toracico, come il tumore del polmone.
L’iniziativa nasce dalle criticità evidenziate sul territorio dalle 36 associazioni del Gruppo “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere”, che hanno riscontrato ritardi nella vaccinazione delle persone con diagnosi di tumore; alla luce della recente sospensione precauzionale del vaccino AstraZeneca da parte di AIFA, le associazioni chiedono chiarezza per rassicurare i pazienti.
“Abbiamo raccolto diverse segnalazioni di disorganizzazione e assenza di percorsi preferenziali per quanto riguarda la somministrazione di vaccini anti-COVID ai pazienti oncologici e oncoematologici, pazienti fragili, con difese immunitarie molto basse, che rischiano conseguenze importanti con un eventuale contagio e per i quali la vaccinazione dovrebbe essere prioritaria”, commenta Annamaria Mancuso, Presidente Salute Donna Onlus e coordinatrice del Gruppo. “La situazione riscontrata in molte regioni è invece di grande confusione, con molti pazienti, anche gravi, ancora non vaccinati e soprattutto con forti disparità tra una regione e l'altra: riteniamo che sia urgente riorganizzare e rafforzare le vaccinazioni per tutti i pazienti con diagnosi di tumore, su tutto il territorio nazionale. Abbiamo fiducia nelle decisioni delle Istituzioni ma chiediamo che si faccia quanto prima chiarezza per rassicurare i pazienti oncologici e oncoematologici sulle vaccinazioni anti-COVID-19, di fondamentale importanza per tutelare la loro salute”.
Il tasso di mortalità per COVID-19 nei pazienti con cancro è estremamente alto, con un rischio ancora più elevato tra i pazienti con neoplasie ematologiche e con tumori del distretto toracico. Secondo lo studio multicentrico internazionale Teravolt, nei pazienti affetti da tumore maligno del distretto toracico l'infezione da SARS-CoV-2 comporta un tasso di mortalità del 33%. Nei pazienti anziani, fumatori o in stadi più avanzati, trattati con la chemioterapia, sembrerebbe esserci un rischio di mortalità ancora più elevato, a causa degli effetti immunosoppressivi della chemioterapia stessa.
L’ESMO, società scientifica internazionale che riunisce 25.000 oncologi, ha lanciato una call to action diretta agli Stati membri dell’Unione Europea, affinché accolgano le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e diano priorità nei rispettivi programmi di vaccinazione ai malati oncologici, in particolare ai pazienti con neoplasia toracica.
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