Premiazione Giovani Ricercatori vincitori del bando della Fondazione Meyer

L’Azienda Ospedaliero Universitaria cresce nel segno della qualità e quantità. E’ quanto emerso ieri, 21 maggio, nel corso della “Giornata della Ricerca” che si è svolta presso l’Aula Magna dell’AOU Meyer, alla presenza di Daniela Scaramuccia, Assessore per il diritto alla salute di Regione Toscana, di Alberto Tesi, Rettore dell’Università degli Studi di Firenze, di Gian Franco Gensini, Preside della Facoltà di Medicina dell’Ateneo fiorentino, e di Tommaso Langiano, Direttore Generale dell’AOU Meyer. Alla giornata ha partecipato anche lo scienziato Lorenzo Moretta, Presidente del Comitato Scientifico Internazionale del Meyer.

Una giornata contrassegnata da due importanti momenti: l’illustrazione dei risultati dell’attività clinico  e scientifica dell’AOU Meyer come evidenziati dalla Relazione Clinico e Scientifica 2010 e la premiazione dei tre vincitori del bando per l'aggiudicazione del premio "Anna Meyer" per Giovani Ricercatori della Fondazione dell’Ospedale Pediatrico Meyer: 1° Davide Mei. 2° Giancarlo la Marca, 3° Eleonora Gambineri.

"Come Regione Toscana consideriamo la ricerca e l'innovazione strumenti essenziali per la crescita del sistema sanitario regionale – dice Daniela Scaramuccia, Assessore al diritto alla salute - Per questo stiamo investendo in questo settore risorse consistenti, anche in un periodo di crisi come quello che stiamo attraversando. Investire in ricerca significa migliorare lo stato di salute della popolazione, e anche creare le condizioni per una sanità che sia sempre più motore dello sviluppo. L'Italia è uno dei Paesi che più subisce l'esodo dei suoi ricercatori, vedendo così ridurre, in modo lento ma inesorabile, la propria capacità di sviluppo. In Toscana, invece, c'è grande fermento sul fronte della ricerca, grazie a una rete coordinata e integrata di competenze scientifiche che contribuisce alla crescita culturale e professionale degli operatori e a rafforzare la fiducia dei pazienti nel nostro sistema sanitario. Dimostrazione tangibile di tutto questo sono i livelli quantitativi e qualitativi della ricerca raggiunti qui al Meyer: la premiazione dei tre giovani ricercatori è il giusto riconoscimento di questi altissimi livelli".

I traguardi raggiunti dal Meyer sono molto significativi e dimostrano che l’investimento sulla formazione e la ricerca scientifica migliora l’assistenza ai piccoli pazienti e la specializzazione nelle cure – dichiara il Professor Alberto Tesi, rettore dell’Università di Firenze - . Chi svolge la sua attività in un centro ospedaliero universitario come il Meyer ha la possibilità di far parte di una comunità scientifica dove l’innovazione diventa patrimonio comune a vantaggio dei cittadini, dei ricercatori e degli studenti. Sono particolarmente lieto dell’iniziativa di un premio per ricercatori, perché richiama in modo forte l’attenzione sul lavoro e l’impegno delle forze più giovani”.

“Il bilancio clinico-scientifico illustrato oggi – commenta il Professor Gian Franco Gensini, preside della Facoltà di Medicina, Università degli studi di Firenze - mette bene in evidenza che il substrato fondamentale per una grande struttura come il Meyer è l’insieme della produzione di salute e di scienza, ma ci dà anche la chiara consapevolezza che quest’Azienda dinamica e articolata è pronta a contribuire da protagonista agli sviluppi futuri della medicina”.

“La Relazione che oggi abbiamo presentato - dichiara Tommaso Langiano, Direttore Generale AOU Meyer - è uno strumento prezioso di condivisione e diffusione delle informazioni che sintetizzano il nostro modo di lavorare, i nostri risultati, le linee di miglioramento su cui dobbiamo particolarmente impegnarci. Negli ultimi anni, sia l’attività assistenziale, sia l’attività scientifica del Meyer sono fortemente cresciute in quantità e qualità: è aumentato il volume di attività erogate, è aumentata la complessità dei casi trattati, è aumentato il numero di pazienti provenienti da altre regioni, è aumentato il numero di pubblicazioni scientifiche curate dai ricercatori del Meyer. La giornata odierna ha un altro significato: premiare i giovani ricercatori del Meyer che, per merito, si sono distinti per qualità di pubblicazione. Anche così il Meyer raccoglie l’invito del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ha indicato nella ricerca scientifica la priorità assoluta sulla quale le Istituzioni devono investire con coraggio, nella consapevolezza che su questo terreno si gioca una larga parte del futuro del nostro paese”.

L’Azienda Ospedaliero-Universitaria Meyer – prosegue il professor Lorenzo Moretta, Presidente del Comitato Scientifico Internazionale (CSI) - si colloca ai vertici degli Ospedali Pediatrici Italiani sia per eccellenza assistenziale che per produzione scientifica. Annovera, tra l’altro, alcuni medici/ricercatori individuati tra i Top Italian Scientists (TIS) della Via Academy. Si è dotata di un comitato Scientifico Internazionale con funzioni di indirizzo e di controllo sulle attività di ricerca. Il Comitato ha apprezzato moltissimo il costante miglioramento quantitativo e qualitativo della produzione scientifica, plaudendo alla particolare attenzione della Direzione del Meyer a favorire la formazione internazionale dei giovani medici/ricercatori, iniziativa che sta dando frutti tangibili nonostante il periodo di crisi finanziaria del Paese. Ha rilevato inoltre la proficua interazione con l’Università che ha permesso il reclutamento di nuovi dirigenti di elevato profilo scientifico internazionale. Il Comitato ritiene che il Meyer sia oggi all’avanguardia in Europa in molti settori della ricerca e della clinica nell’area pediatrica”.

Nell’ultimo triennio, il numero dei ricoveri è aumentato del 43 per cento; la complessità della casistica è aumentata dell’8,8 per cento; l’attrazione di pazienti da altre regioni è aumentata del 46,1 per cento. Questo incremento di attività si è realizzato contestualmente al progressivo e sensibile miglioramento della appropriatezza dei ricoveri, che è documentato sia dalla riduzione dei ricoveri diurni diagnostici (dal 44 al 33%), sia dagli esiti dei controlli interni sull’appropriatezza organizzativa.

Complessità delle cure. E’ uno degli indicatori che testimoniano, il notevole livello raggiunto dal Meyer in questi ultimi anni. Un elevato indice di complessità della casistica trattata significa:   sofisticatezza e innovatività delle cure; elevata professionalità ed elevati livelli tecnologici. L’AOU Meyer ha registrato nella sola casistica di ricovero ordinario più “pesante” ((peso relativo >3.0), rispettivamente, valori incrementali del 133 per cento nel 2009 e del 163 per cento nel 2010. La complessità della casistica trattata dal Meyer supera di oltre il doppio la complessità media dei ricoveri pediatrici in Italia (1.42 contro 0.72) ed è nettamente superiore anche ai corrispondenti valori degli altri Ospedali pediatrici italiani: 1,42 Meyer; 1,00 Bambino Gesù; 0,91 Gaslini.

Attrazione extra-regionale. E’ l’altro indicatore di eccellenza assistenziale: relativamente ai ricoveri ordinari, rispetto al 2008, è stato realizzato un incremento della mobilità attiva del 24,9 per cento nel 2009 e del 46,1 per cento nel 2010. I maggiori incrementi di pazienti non toscani   in regime di ricovero ordinario si sono realizzati per bambini residenti in Sicilia, Emilia Romagna, Lazio ed Estero.
Durata media della degenza. Nonostante gli incrementi di complessità, è stata ridotta la durata media della degenza, passata dal valore di 6.1 del 2008 a 5.6 e 5.7 rispettivamente nel 2009 e 2010, a testimonianza di una migliore efficienza operativa.
Attività scientifica. Anche sotto questo aspetto l’AOU Meyer ha registrato un notevole miglioramento:  il numero di articoli pubblicati su riviste indicizzate è aumentato nell’ultimo triennio del 9,7 per cento (da 155 a 170); la misura sintetica della qualità di quelle pubblicazioni (“impact factor”) nello stesso periodo è migliorata dell’8,7 per cento.

I brevetti . Lo stretto legame esistente, al Meyer, fra la ricerca scientifica e la cura dei pazienti è testimoniato anche dai tre brevetti di cui l’AOU Meyer è risultata titolare: essi riguardano la sierotipizzazione della polmonite da streptococco, la diagnostica di metaboliti ematici e la determinazione del succinilacetone.

Premio “Anna Meyer” per Giovani Ricercatori della Fondazione dell’Ospedale Pediatrico Meyer.

Il Premio "Anna Meyer", indetto dalla Fondazione dell'Ospedale, è la prima edizione dell’iniziativa svolta a sostegno della Ricerca Scientifica del Meyer. In particolare la Fondazione, dal 2010, ha sostenuto l'attività di ricerca del "Progetto Giovani Ricercatori". In relazione a questo impegno, il Consiglio d'Amministrazione della Fondazione nel novembre del 2011, ha deciso di indire il Premio "Anna Meyer" per Giovani Ricercatori. Questo con l’obiettivo di premiare ed evidenziare l'eccellente lavoro di Ricerca Scientifica condotta al Meyer.
Il bando prevede l'assegnazione di tre premi ad altrettanti ricercatori del Meyer che non hanno ancora compiuto i 40 anni di età sulla base delle migliori pubblicazioni, come primo autore, del biennio 2010-2011.
I 3 premi ammontano a euro 5.000 (1° premio), euro 3.000 (2° premio), euro 2.000 (3° premio) e la valutazione dei lavori presentati dai candidati è stata effettuata dal Comitato Scientifico Internazionale dell'AOU Meyer presieduto dal Prof. Lorenzo Moretta

Scheda dei Giovani ricercatori Premiati
1° classificato: Davide Mei
Motivazione giuria: “Autore di un lavoro di particolare interesse per aver individuato il difetto genetico dell’encefalopatia epilettica ad esordio precoce. Questa scoperta consente una diagnosi molecolare della malattia”.
Davide Mei è Tecnico di Laboratorio Biomedico e lavora nel Laboratorio di Neurogenetica diretto dal professor Renzo Guerrni, Mei si occupa della genetica delle epilessie e delle malformazioni cerebrali.
2° classificato:
Giancarlo la Marca
Motivazione giuria: “Contributo di grande rilievo (pubblicato su rivista a elevato Impact Factor) che propone un nuovo metodo basato su una tecnica sicura e di basso costo per lo screening neonatale di SCID dovute a deficit di ADA”
Giancarlo la Marca è ricercatore confermato presso il Dipartimento di Farmacologia dell'Università di Firenze e direttore del Laboratorio di screening neonatale, chimica clinica e farmacologia dell'AOU Meyer. Si occupa da oltre 10 anni di malattie del metabolismo e dello sviluppo di tecniche per il loro precoce riconoscimento.
3° classificato: Eleonora Gambineri
Motivazione giuria: “Review su invito nella quale sono descritti vari contributi originali dell’autrice sui disordini genetici con disregolazione immunitaria”.
Eleonora Gambineri è un medico pediatra e si occupa di Immunodeficienze Primitive, malattie rare del sistema immunitario.

 

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