Successo per il progetto pilota condotto in Umbria

PERUGIA - Pare stia funzionando il progetto pilota della Regione Umbria per la dichiarazione di volontà sulla donazione di organi e tessuti al momento del rilascio o del rinnovo della carta d’identità. In poco più di quattro mesi i consensi sono raddoppiati per un totale di 2311 consensi in un tempo davvero irrisorio (considerando che dal 2000 ad oggi nelle Asl umbre sono stati raccolti appena poco più di 4000 consensi).

Il progetto “La donazione degli organi come tratto identitario” ha quindi riscosso grande successo. Frutto della collaborazione tra la Regione Umbria, il Ministero della Salute, il Centro regionale e Centro nazionale trapianti, Federsanità – Anci, ha dato attuazione alla norma del decreto “Milleproroghe” che consente l’espressione di volontà o diniego di donare gli organi anche sulla carta d’identità.

In un’epoca in cui i nostri vicini di casa, tra cui danesi, olandesi, svedesi, irlandesi e britannici possono esprimere la propria volontà grazie a un’applicazione su Facebook, il progetto della Regione Umbria assume una connotazione importante.
Indicare il proprio “si” o “no” al momento del rinnovo dei documenti d’identità potrebbe essere una soluzione semplice e relativamente veloce per coinvolgere quanti più cittadini maggiorenni possibile.

"Osservando i dati sulle dichiarazioni rilasciate presso Perugia e Terni (i due comuni che partecipano alla sperimentazione) in un mese – rileva la referente e coordinatore scientifico del progetto per la Regione Umbria, Giuseppina Manuali - è prevedibile che, in un tempo stimato tra sette e dieci anni, durata delle carte di identità, tutti i cittadini maggiorenni siano interpellati sulla dichiarazione di volontà. Di conseguenza, mantenendo e molto probabilmente, aumentando la percentuale di cittadini che rilasciano la propria dichiarazione di volontà, un terzo della popolazione maggiorenne di Perugia, circa 24300 cittadini e un terzo di quella di Terni, circa 17mila cittadini, in dieci anni potrebbe essere stata censita all’interno del Sistema Informativo Trapianti”.

“Si comprende – aggiunge Manuali - che, se la percentuale delle dichiarazioni positive restasse invariata, solo i due Comuni pilota potrebbero contare su oltre 38mila possibili donatori. E questi dati potrebbero addirittura crescere grazie al potenziamento della comunicazione regionale e alla campagna di comunicazione annuale del Centro nazionale trapianti, a conferma della validità di un progetto che si pone tra i suoi obiettivi quello di sensibilizzare la cittadinanza sul tema della donazione degli organi e che, come ha annunciato il direttore del Centro nazionale Trapianti Alessandro Nanni Costa, verrà esteso da settembre anche ad altre realtà regionali."

 

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