Dall'86 ad oggi il centro ha eseguito oltre 1.000 trapianti di staminali ematopoietiche

Il “Programma Trapianti di Cellule Staminali Emopoietiche”, attivo dal  1986 presso l’Unità Operativa di Ematologia del il Policlinico universitario Gemelli di Roma  ha ottenuto il “certificato di qualità” da parte dell’organo internazionale deputato, la Joint Accreditation Committee ISCT-EBMT (JACIE), una struttura non-profit creata con lo scopo di promuovere standard di eccellenza nel campo delle cellule staminali emopoietiche, fondata dall’International Society for Cellular Therapy (ISCT) e dall’European Group for Blood and Marrow Transplantation (EBMT), le due Società Scientifiche di riferimento in Europa nel campo del trapianto di cellule staminali emopoietiche.

 

Si tratta di un riconoscimento molto importante per un programma che ha permesso ad oltre 1000 persone affette da vari tipi di patologie del sangue - come leucemie, linfomi e mielomi, sindromi mielodisplastiche - di accedere al trapianto. Di questi più di un terzo allogenici con livelli di successo pari a quelli dei migliori centri internazionali.
Direttore
del “Programma Trapianti di Cellule Staminali Emopoietiche” del Policlinico Gemelli è il professor Giuseppe Leone, ordinario di Ematologia dell’Università Cattolica e Direttore della Unità Operativa Complessa di Ematologia dell’ospedale universitario. 

“L’accreditamento JACIE, che è stato ottenuto contestualmente all’altrettanto importante riconoscimento da parte del Centro Nazionale Trapianti del Ministero della Salute, è una garanzia per il paziente che deve sottoporsi a terapie così complesse ed è giusto – spiega il professor Leone – che solo tramite l’accreditamento JACIE i Centri Trapianti possano accedere alle banche di cellule staminali emopoietiche per eseguire trapianti da donatori non consanguinei”.

Il Programma attivo al Gemelli è stato accreditato per tutti i tipi di trapianti di cellule staminali emopoietiche dal più semplice, il trapianto autologo (il paziente  riceve, dopo una chemioterapia ad alte dosi, le proprie cellule che sono state prelevate dal midollo e poi temporaneamente crio-congelate) a quello più complesso, il trapianto allogenico da donatore non familiare eseguibile con cellule staminali emopoietiche prelevate dal midollo osseo o dal sangue periferico tramite aferesi o proveniente da sangue di cordone ombelicale crioconservato. Al Programma Trapianti del Gemelli ha dato un  forte contributo anche il Servizio di Emotrasfusione del Policlinico abilitato alla raccolta, “manipolazione” e selezione delle cellule staminali prima di infonderle al paziente che ne ha bisogno.

Gli Standards JACIE (Joint Accreditation Committee of ISCT and EBMT) sono concepiti per fornire linee-guida per le strutture che sono coinvolte nella raccolta, manipolazione e utilizzo clinico delle cellule staminali emopoietiche nel campo del trapianto e della terapia cellulare. L’obiettivo principale degli Standard JACIE è di promuovere la qualità nel campo dell’attività clinica e di laboratorio, applicata al trapianto di cellule staminali e  progenitori emopoietici. Lo scopo di JACIE è di creare un sistema standardizzato di accreditamento, ufficialmente riconosciuto in tutta Europa. Pertanto l’accreditamento JACIE rappresenta il mezzo attraverso il quale un centro può dimostrare di svolgere la propria attività a un elevato livello di competenza in ottemperanza a standard di eccellenza riconosciuti.

“Naturalmente  - ricorda il professor Leone -, questo accreditamento è frutto di una esperienza ormai quasi trentennale, che comincia con uno stage negli Stati Uniti a Seattle nel 1984 presso il Centro Trapianti del Fred Hutchinson Cancer Research Center diretto dal professor Donnal Thomas, premio Nobel della Medicina 1990”.

“In questo momento - conclude il professor Leone -, l’obiettivo più ambizioso del Centro Trapianti di Cellule Staminali Emopoietiche del Gemelli è l’utilizzo del trapianto anche nel paziente anziano, in particolare nelle sindromi mielodisplastiche e nelle leucemie secondarie, relativamente frequenti nell’anziano e poco sensibili alle attuali terapie farmacologiche”.

Il Centro del Gemelli è Centro coordinatore di un progetto multicentrico nazionale che prevede l’uso iniziale dell’Azacitidina, un farmaco riconosciuto attivo proprio nelle sindromi mielodisplastiche, seguito da una chemioterapia ad alte dosi con recupero della funzione emopoietica midollare con trapianto di cellule staminali emopoietiche da donatore.





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