Vivere normalmente una malattia rara come l’acondroplasia, malattia genetica meglio conosciuta come ‘nanismo’, è decisamente possibile. Ce ne ha parlato la vincitrice del Premio Giornalistico O.Ma.R. Antonella Patete, con il suo articolo ‘Siamo bassi, e allora?’ e lo abbiamo visto in video grazie al Premio Oscar ‘La grande bellezza’.
Qualche giorno fa il film è stato proiettato all’Università “eCampus” di Roma, alla presenza di Giovanna Vignola, l’attrice che interpreta ‘Dadina’, direttrice di un importante giornale e affetta da acondroplasia.

“Di solito il cinema mette in scena questa patologia secondo lo stereotipo del ‘nano ballerino’ – ha detto Giovanna Vignola, intervenuta al dibattito seguito alla proiezione – come cioè un caratterista teso più che altro a suscitare ilarità. Sorrentino ha ribaltato il modello, facendo di Dadina il direttore di un giornale importante, e lasciando transitare con la sua arte un messaggio completamente diverso. Il messaggio è passato, in un’opera che ha vinto l’Oscar."

"È per diffondere questo messaggio – ha sottolineato Vignola - che ha raccontato come la scelta sia alla fine caduta su di lei, al termine di una selezione condotta dalla sua Associazione “Insieme per crescere” di Perugia – che ho accettato di fare il film (e non è stato facile – ha aggiunto - perché un conto è essere impegnati nel volontariato, un conto è recitare). Credo di averlo fatto in modo dignitoso. Nel set de ‘La Grande Bellezza’ – ha detto Giovanna Vignola -, Sorrentino è riuscito a farmi sentire completamente a mio agio, mi ha lasciato parlare ed esprimere, è stato come stare in famiglia, fra bellissime persone, un’esperienza unica e irripetibile. Ma ora – ha concluso -, voglio solo ritornare a fare la mia vita di sempre, con mio marito e nella mia associazione”.

“Giovanna rappresenta stasera per noi – hanno riferito i rappresentanti dell’assessorato alle politiche sociali della Regione Umbria, intervenendo nel dibattito moderato da Sabino Zaba, al quale ha partecipato anche il direttore della fotografia de “La Grande Bellezza” Luca Bigazzi e, fra il pubblico, il grande scenografo Osvaldo Desideri, premio Oscar per il “Piccolo Imperatore” di Bernardo Bertolucci – sia l’Umbria impegnata a far crescere i suoi talenti e le sue risorse creative, che quella impegnata nel sociale. Il successo di Giovanna – è stato aggiunto – è la prova che non esistono limiti che non si possano ogni volta spostare più in là con il lavoro, l’impegno e la condivisione. Giovanna fa parte di un’associazione che ha scelto il motto ‘Uniti per crescere’ per illustrare il suo programma: è una parola d’ordine che è valida per ciascuno di noi”.

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