“E’ finito il tempo delle contrapposizioni, deve cominciare il tempo delle alleanze e della collaborazione per un’innovazione sostenibile, in particolare nel mondo delle malattie rare e dei farmaci orfani”. Così Riccardo Palmisano, general manager di Genzyme (gruppo Sanofi) e a capo del gruppo farmaco di Assobiotec, è intervenuto a margine della presentazione del volume “Malattie Rare: alla ricerca dell’approdo” sul tema più volte citato dell’accesso alle terapie.
“E’ importante – ha proseguito - che l’industria di ricerca s’impegni a sviluppare piani clinici e dossier registrativi sempre più completi e che le istituzioni, dall’altra parte, facilitino i progetti di collaborazione pubblico-privato, incentivino la ricerca nel nostro paese e, una volta che il farmaco è arrivato alla registrazione europea, ne facilitino l’accesso abbreviando i tempi di negoziazione centrale e di disponibilità a livello di tutto il territorio nazionale”.
Dai numerosi interventi, e anche dalla fase di consultazione pubblica che ha preceduto la stesura del libro, erano, infatti, emerse delle difficoltà nelle procedure non tanto di autorizzazione nazionale al commercio quanto soprattutto nelle pratiche regionali di prezzo- rimborso indispensabili per l’inserimento dei farmaci nei prontuari regionali e dunque per l’effettiva e piena fruizione da parte dei pazienti. Difficoltà che, anche secondo quanto espresso da Paolo Siviero, del centro studi di Aifa, potrebbero almeno in parte essere attenuate seguendo i suggerimenti recentemente emersi dal progetto CAVOD, elaborato da Eurordis, che va nel senso di dare indicazioni più precise già nella fase di approvazione europea dei farmaci
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