Torino si è aggiunta agli oltre 70 Comuni italiani che, con diverse modalità, hanno già dato il loro sì all’istituzione di un registro dei testamenti biologici, accogliendo l’iniziativa promossa dalle associazioni Luca CoscioniA buon Diritto. Il consiglio comunale della città ha approvato ieri la delibera di iniziativa popolare promossa dalla associazione Adelaide Aglietta, che ha raccolto oltre 2 mila firme. A darne notizia è una nota dell’Associazione Coscioni.

 

"Questa iniziativa – si legge nella nota -  ha dato modo di certificare la redazione del testamento biologico da parte di  migliaia di cittadini. Tra i principali Comuni che già avevano aderito ci sono Arezzo, Cagliari, Caserta, Empoli, Firenze, Genova, Gorizia, La Spezia, Lecco, Massa, Modena, Piacenza, Pisa, Pistoia, Reggio Emilia, Rimini, Roma, Roma - X Municipio.
Mentre in una quarantina di Comuni il registro è in attesa di approvazione o istituzione, molti altri si sono rivolti alle due associazioni per dare il via all’iter, e in una decina è attualmente in corso la raccolta firme per la delibera di iniziativa popolare.  A Roma, invece, una delibera di iniziativa popolare promossa dalla cellula Coscioni della capitale, che aveva raccolto 8.000 firme, è ancora ignorata.  Infine in alcuni Comuni, come a Vicenza, la delibera istitutiva è stata bocciata. Il registro comunale dei testamenti biologici è, al momento, l'unico strumento che l'amministrazione pubblica mette a disposizione per testimoniare una scelta della persona e per tutelare il diritto all’autodeterminazione in materia sanitaria, sancito in primo luogo dalla nostra Carta Costituzionale".
“Proprio la giurisprudenza della Cassazione  relativa alla vicenda Englaro – ha ricordato Luigi Manconi, presidente di A buon Diritto - ci fa ritenere il registro un passo essenziale in questa direzione”.
“Puntiamo a moltiplicare il numero dei Comuni che si mettono al servizio del diritto dei cittadini all'autodeterminazione, augurandoci che ciò possa contribuire anche a bloccare la legge contro il testamento biologico”, ha sottolineato il segretario della Coscioni, Marco Cappato.
“Senza i radicali l’Italia sarebbe più povera per quanto riguarda i diritti civili”, ha dichiarato ieri il sindaco di Torino Sergio Chiamparino.

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