In risposta all’allarme lanciato ieri dal presidente del Consiglio Mario Monti sulla sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale, Artoi, che si occupa di promuovere la ricerca e le terapie oncologiche integrate, chiede al Governo che si inseriscano in tutte le Regioni le cure complementari nell’Oncologia e nelle cure per le malattie croniche.
Le terapie adiuvanti riducono il malessere psicofisico dei malati che riescono ad affrontare meglio cure invasive e invalidanti come la chemio e radioterapia.
Così ha spiegato il presidente Artoi, Massimo Bonucci : «Si inseriscano nel Ssn le cure integrate in Oncologia. Tutti i pazienti affetti da tumore hanno diritto a integrare le terapie convenzionali con altre che ne riducono gli effetti collaterali, attivando un percorso terapeutico integrato e personalizzato. Integrare porta risparmio perché riduce il consumo di farmaci e il ricorso a ricoveri, migliorando l’appropriatezza terapeutica» e ha proseguito sottolineando che: «l’impatto dei tumori, in termini di cure, ma anche di perdita di lavoro e di costo sociale, vale lo 0,5 per cento del Pil nazionale. L’integrazione in oncologia mette in moto un cammino virtuoso durante i trattamenti anticancro, che significa: meno sofferenza per la persona ammalata, quindi meno farmaci e meno ricoveri, e dunque, più risparmio per le casse pubbliche».
Infine, portando alla luce la richiesta dei malati, che si rivolgono ad Artoi per conoscere le nuove frontiere terapeutiche anticancro, il presidente Bonucci ricorda alle istituzioni che: «I pazienti chiedono innovazione e personalizzazione nei trattamenti e domandano alle istituzioni la possibilità di accedere in tutto il Paese alle cure integrate nell’oncologia, come già avviene in Toscana nell’ospedale di Pitigliano e in diverse strutture regionali. Dobbiamo guardare alla qualità della vita del paziente che non può essere doppiamente penalizzato dalla malattia e dalla sofferenza causata dalle cure. L’integrazione è il futuro: negli Usa oltre il 50% dei pazienti oncologici è sottoposto a percorsi terapeutici integrati».
Per terapie oncologiche integrate si intende l’applicazione combinata di una serie di metodiche siano esse interventistiche (chirurgia, radioterapia, ipertermia) che farmacologiche (chemioterapia, immunoterapia, supporto complementare) che dietetiche e psicologiche atte a migliorare lo stato psicofisico e la qualità della vita del paziente e la maggior probabilità di risposte positive. Si definiscono “integrate” perché fanno parte del complesso e definitivo trattamento della neoplasia, e che oggi nel mondo sono considerate necessarie nella gestione del paziente neoplastico.
Per ulteriori informazioni potete consultare www.artoi.it
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