Inizia oggi una settimana di manifestazioni per chiedere maggiori tutele. Il Ministro assicura impegno
Le associazioni dei disabili e dei malati rari tornano in piazza per reclamare maggiori diritti e attenzioni da parte del governo. Oggi i malati di Sla saranno sotto le finestre del ministero dell'Economia, in via XX Settembre. Salvatore Usala, segretario del Comitato 16 novembre onlus, ha dichiarato: “Stavolta è la battaglia finale, dobbiamo ottenere un trattamento che renda l'Italia un Paese civile e rispettoso della costituzione. Non ripeterò le cose che faremo, ma meglio morti che abbandonati. In mezzo a 36 miliardi trovate i fondi per noi, Matteo contiamo su di te, evitiamo che qualcuno si faccia male”. La protesta dei malati di Sla e disabili gravissimi riguarda il taglio al fondo di non autosufficienza previsto nella legge di stabilità, capitolo di spesa che subirà una diminuzione di cento milioni di euro rispetto alla somma stanziata lo scorso anno.
Il Comitato ha declinato l’invito del ministro del Lavoro Poletti, che ha convocato le associazioni, per il primo pomeriggio, proprio sulla questione del Fondo per la non autosufficienza. Invito accolto, invece, dalle associazioni Fish e Fand, che pure, nei giorni passati, hanno lanciato l’allarme per l’ulteriore taglio previsto dalla legge di stabilità, minacciando una mobilitazione qualora le loro richieste non fossero accolte. Dal canto suo, il Comitato 16 novembre non chiede solo maggiori risorse finanziare ma pretende la redazione di un Piano nazionale per la non autosufficienza.
Domani a protestare sarà invece “Tutti a scuola”, l’associazione di genitori di alunni disabili capitanata da Toni Nocchetti, che si dà appuntamento in piazza Montecitorio “per costringere una politica muta, sorda e cieca a occuparsi dei disabili” e per consegnare al governo le lettere dei genitori.
L'8 novembre saranno i malati rari a chiedere alla politica maggiore interesse nei loro confronti. Si svolgerà la “Via crucis dei malati rari”, da piazzale Numa Pompilio a piazza Castellani, sempre a Roma: una marcia “laica e pacifica in sette tappe”, promossa dal Movimento italiano malati rari, per denunciare le carenze e le criticità del Piano nazionale, approvato il 16 ottobre scorso dalla Conferenza Stato-Regioni. “Il nuovo piano è infatti ricchissimo di buone intenzioni – spiega il presidente del Mir, Claudio Buttarelli - ma completamente privo di impegni definiti sia nei tempi di realizzazione che di individuazione di risorse da allocare per il raggiungimento degli obiettivi”.
Intanto il ministro per la Salute, Beatrice Lorenzin, ha annunciato la massima attenzione per le richieste dei malati. “I fondi per la Sla e le non autosufficienze sono sempre stati trovati in Parlamento. Mi sembrerebbe molto strano se non si trovassero 100 milioni. Ho parlato con esponenti di diversi gruppi parlamentari, ho riscontrato una ferma volontà di reperire questi fondi”, ha spiegato l'esponente del Nuovo centrodestra. Il Ministero ha inoltre confermato l'impegno a favorire l'approvazione di un emendamento in grado di ristabilire la capienza originaria del Fondo.
Ileana Argentin, deputata del Partito democratico, è stata durissima nei confronti del governo. “Mai come con questo governo, e lo dico da deputato del Pd, ho visto tagli così imponenti sul sociale. Tagli per 500 milioni di euro di cui 150 sulla non autosufficienza”, ha dichiarato la parlamentare romana. “A differenza di quanto noi crediamo – ha continuato Argentin – il sociale è un argomento utilizzato dai politici nei momenti di campagna elettorale. Nella quotidianità c’è un'attenzione molto bassa. Si parla di ciò che si vede, le barriere architettoniche sono argomenti che piacciono a tutti. Ma i problemi veri di chi ci aiuta ad alzarci la mattina importa molto meno”.
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