All’Università di Lincoln, Regno Unito, scoperta una nuova molecola potenzialmente in grado di trattare i disturbi neurologici . Alla guida dello studio l’italiano Enrico Ferrari
Un team di 22 scienziati, provenienti da 11 istituti di ricerca e coordinati dal Dott. Enrico Ferrari, Senior Lecturer dell’ Università di Lincoln, Regno Unito, è stato in grado di realizzare una nuova molecola che sembra essere in grado di alleviare il dolore infiammatorio cronico. Separando alcuni elementi derivati dalle neurotossine Clostridium botulinum e Clostridium tetani, meglio conosciute come botox e tetano, i ricercatori channo creato una proteina chimerica con proprietà biomediche potenzialmente enormi e priva di effetti tossici indesiderati.
La scoperta, valsa la copertina del mese di ottobre della rivista Bioconjugate Chemistry è stata effettuata sperimentando la proteina chimerica (ottenuta per fusione di due diverse proteine) sul modello murino.
Il botox sembra essere in grado di bloccare la comunicazione neuronale (quindi i segnali di dolore) per mesi interi, mentre la componente estratta dal tetano rende la tossina in grado di arrivare direttamente al sistema nervoso centrale. La combinazione dei due effetti ha riscosso un’enorme interesse da parte della comunità scientifica, in quanto potrebbe essere applicata al trattamento di moltissimi disturbi neurologici, in primis il dolore cronico.
Per ora non sono state condotte sperimentazioni su pazienti umani, e la potenziale pericolosità delle sostanze utilizzate richiederanno ulteriori studi prima che questo sia possibile.
“Le tossine sono state rese innocue – ha spiegato Ferrari alla stampa inglese – e poi sono state riassemblate in modo tale da non rappresentare un pericolo. La tossina chimerica re-ingegnerizzata ha caratteristiche molto simili al botox ma l’effetto paralizzante è decisamente inferiore. La molecola derivata dal tetano rende la tossina in grado di arrivare al sistema nervoso centrale. Molti antidolorifici alleviano il dolore temporaneamente e hanno molti effetti collaterali. Questa molecola potrebbe offrire sollievo dal dolore per periodi di tempo lunghi anche sette mesi con una sola somministrazione, migliorando sensibilmente la qualità della vita di quanti soffrono di dolore cronico.”
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