Recentemente sono stati resi noti i dati di uno studio di fase III sull’uso del farmaco Vosaroxin (derivato chinolonico) nei pazienti affetti da leucemia mieloide acuta alla prima recidiva o refrattaria al trattamento.
Vosaroxin non ha centrato il suo obiettivo primario, cioè il miglioramento della sopravvivenza globale (OS) rispetto al placebo in aggiunta a citarabina.

Tuttavia si sono ottenuti risultati promettenti su almeno un endpoint secondario e si è evidenziato un beneficio nel sottogruppo dei pazienti over 60, tanto che Sunesis Pharmaceuticals, l’azienda che sta sviluppando il farmaco, ha già chiesto autorizzazioni alle agenzie del farmaco Usa ed europea.

 

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