Si apre una nuova frontiera nella ricerca sul cervello umano.
L' importante risultato è stato reso possibile anche dal contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa

Dal prossimo anno la prima Risonanza Magnetica a Campo Ultra Alto sarà a disposizione anche in Italia, per esattezza a Calambrone (Pisa). Nella sua avventura alla scoperta dei segreti del cervello umano il pool di specialisti della Fondazione Imago 7, che lavora all’avanzatissima apparecchiatura, non sarà solo. In virtù di un Progetto di Ricerca dedicato che si avvale della rete scientifica GARR e finanziato dal Ministero della Salute, le immagini e i dati che usciranno dalla Risonanza Magnetica 7 Tesla, tramite una linea dedicata ad altissima velocità in fibra ottica, potranno essere consultati in tempo reale insieme agli specialisti dei maggiori Centri italiani e internazionali. La potentissima macchina è ora in allestimento. Dopo l’arrivo del magnete dalla General Electrics nel Milwaukee, avvenuto la mattina del 9 giugno scorso nel bunker allestito in un’area della IRCCS Stella Maris di Calambrone, i tecnici sono adesso impegnati ad eseguire i lavori impiantistici, dopodiché si procederà all’avvio delle complesse tarature e le prime sequenze che verranno effettuate con un fantoccio sensibile al magnetismo del tomografo.

Ultimata anche questa delicata e importantissima fase, dal 2012 avverrà la vera e propria messa in funzione dell’apparecchiatura che nel nostro Paese ancora non esisteva. La Risonanza Magnetica 7 Tesla di Calambrone rende possibili ricerche innovative sul cervello umano in modo non invasivo, consentendo di effettuare analisi altrimenti inaccessibili, Questa iniziativa è stata resa possibile grazie al contributo determinante della Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa. Di apparecchiature di Imaging di questa potenza ne esistono solo in 17 Centri in Europa e 27 nel mondo.
“Esprimo a nome dell’intera città grande soddisfazione per il nuovo primato nel campo medico dell’assistenza e della ricerca – dichiara Marco Filippeschi, Sindaco di Pisa -. Pisa si sta qualificando sempre più, con le sue eccellenze, come capitale dell’innovazione in particolare nel campo medico, della diagnostica e delle cure. E poi c’è la soddisfazione nella collocazione della nuova macchina a Calambrone dove è in corso di avanzata realizzazione la costruzione del terzo polo del Litorale Pisano con il recupero delle Colonie. Siamo inoltre impegnati con la Fondazione Stella Maris ad individuare le migliori soluzioni perché la città possa ospitare attività potenziate in un settore di cruciale interesse e così sensibile, perché questo patrimonio della nostra comunità, che ha valore nazionale, cresca ancora e abbia futuro”.

“Le applicazioni del 7 Tesla - spiega il professor Renzo Guerrini, Direttore Scientifico dell’IRCCS Fondazione Stella Maris - sono estremamente vaste: si va dallo studio anatomico ad altissima risoluzione del cervello nel settore delle Neuroscienze, all’esplorazione dell’apparato scheletrico, del cuore e della mammella. Mentre le esplorazioni del cervello, struttura anatomicamente immobilizzata nel cranio, sono più semplici, quella di altri organi sono però ancora in sviluppo. Con questa apparecchiatura di nuovissima generazione sconfinate sono le ricerche scientifiche che potranno essere sviluppate, a vantaggio dei pazienti toscani e italiani”. “

Oggi scriviamo una pagina importante – afferma Federico Gelli, Direzione Sanitaria AOUP - perchè la volontà e il tempismo nell'individuare questa potente apparecchiatura, possono far compiere un salto di qualità alla nostra realtà e alla AOUP che ha come missione l'alta specializzazione. Ma la scommessa non termina qui, perchè ora inizia il vero cammino che permette di valorizzare appieno le professionalità dei nostri giovani ricercatori che potranno sperimentare e apprendere le grandi potenzialità di questo strumento”.  

"L'istituto "Medea", per quanto sia territorialmente dislocato altrove rispetto a Pisa, fin dalle prime battute ha preso parte attiva, con grande convinzione, alla fondazione di Imago 7 – dice Domenico Galbiati, Presidente IRCCS Eugenio Medea di Bosisio Parini (Lecco) . Lo abbiamo fatto sia per la portata fortemente innovativa dell'operazione in sé - la prima e tuttora l'unica nel nostro Paese - sia per l'affinità tematica, il comune impegno clinico-scientifico, con specifico riferimento all'età evolutiva, che ci lega, non da oggi, a Stella Maris, sia, infine, per l'opportunità di integrare, concorrendo alla apparecchiatura al alto campo, l'importante ciclo di investimenti in neuroimmagini  che il nostro istituto ha realizzato, in questi ultimi anni, nelle sue quattro sedi regionali. Contiamo, quindi, di dare un importante contributo alla progettualità scientifica di Imago 7".


Una grande macchina, un grande team.
Per esaltare tutte le potenzialità di un’apparecchiatura così potente e così accurata nell’Imaging è necessario un team allargato di professionisti provenienti da più settori scientifici: Fisica, Chimica, Bioingegneria, Neuroscienze, Imaging. Questo team è in parte fornito dall’IRCCS Fondazione Stella Maris e dalla Fondazione Imago 7, che è stata creata ad hoc e alla quale partecipano oltre alla Fondazione Stella Maris, anche l’Università di Pisa, l’IRCCS Eugenio Medea di Bosisio Parini (Lecco) e la Sanità regionale rappresentata dall’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana, con i professori Carlo Bartolozzi e Pietro Pietrini, rispettivamente Ordinari di Radiologia e Biochimica Clinica.
“Il 7 Tesla – spiega Pietrini – permette studi sull'uomo che prima si facevano solo sugli animali. Si possono misurare strutture e funzioni cerebrali a livello di singole colonne di neuroni e arrivare alla visualizzazione molecolare dei processi che sottendono l'attività mentale nell'uomo. E' un passo avanti notevole verso le Neuroscienze e la Psichiatria Molecolare”.
“A Pisa c'è una concentrazione di alta tecnologia unica in Italia – dichiara Bartolozzi - e, se si fa sistema, le nuove acquisizioni della ricerca possono essere efficacemente tradotte nella pratica clinica. “Tuttavia - prosegue Guerrini - solo con lo sviluppo di forti sinergie regionali nella ricerca biomedica sarà possibile fornire il supporto necessario alla piena utilizzazione del magnete a campo ultra alto e alla produzione di ricerche ‘traslazionali’, con risultati presto applicabili alla clinica.
Importanti progetti sono già stati elaborati in collaborazione con l’Università di Pisa, con l’Azienda Ospedaliero Universitaria Meyer di Firenze, con la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, con l’Università di Firenze e con l’Università di Siena”


 

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