E’ possibile grazie ad una convenzione con il Meyer di Firenze dove andrà a formarsi il personale cagliaritano addetto al test neonatale
FIRENZE – La Toscana, e in particolare l’Azienda Ospedaliero Universitaria Meyer di Firenze continua a confermasi come una eccellenza nel campo delle malattie rare e in particolare dello screening neonatale allargato ad oltre 40 patologie rare, tra cui molte di tipo metabolico. Se fino ad oggi la regione era al top per l’offerta ai propri nati di questa opportunità, ed aveva poi allargato la stessa possibilità anche a tutti i bimbi nati nella vicina Umbria, svolgendo così gli screening neonatali per circa 45mila neonati l’anno, ora la sua politica lungimirante abbraccia un’altra regione: la Sardegna. E’ stata infatti firmata recentemente una convenzione tra il Meyer – sede del Centro di Riferimento regionale per lo Screening Neonatale - e la Asl 8 di Cagliari che permetterà alla struttura toscana di cominciare a formare i laboratoristi che faranno screening neonatale per oltre 40 malattie metaboliche ereditarie anche ai 15.000 bambini che ogni anno nascono in Sardegna.
“Grazie alla volontà e al supporto dell’assessorato per il diritto alla salute della Regione Toscana – ha commentato l’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia – in questi anni il Centro del Meyer ha maturato un’esperienza che non ha eguali in Italia. Infatti, proprio grazie a questa esperienza accumulata in otto anni di lavoro dedicati all’identificazione dell’ampio spettro delle malattie metaboliche ereditarie mediante la spettrometria di massa, il Centro di Riferimento dell’AOU Meyer è un’eccellenza per diagnosi e cura. Per questo voglio ringraziare il direttore generale del Meyer, dottor Tommaso Langiano, e tutti i professionisti del Centro. Ora siamo felici di poter mettere questa esperienza a disposizione anche dei neonati della Sardegna”.
Per poter estendere lo screening neonatale anche in Sardegna, il personale identificato dalla struttura cagliaritana andrà dunque ad apprendere al Meyer di Firenze. Nell’Azienda Ospedaliero Universitaria fiorentina verrà infatti formato lo specialista di spettrometria di massa che seguirà i test e sempre al Meyer verrà collocata l’attrezzatura finanziata dalla Regione Sardegna. Grazie a questa convenzione, la Toscana darà il know-how ai professionisti sardi, che così potranno eseguire in autonomia lo screening neonatale che ha già consentito di individuare precocemente malattie metaboliche rare che, se non trattate con le cure appropriate, quando si manifestano, possono provocare danni gravi ai bambini che ne sono affetti.
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