L’Osservatorio Farmaci Orfani, dopo un anno di intensa attività, lo scorso 28 novembre ha presentato a Roma il primo rapporto OSSFOR. L’Osservatorio è infatti nato un anno fa come luogo di confronto tra diversi stakeholders del settore malattie rare, per discutere di politiche di sostenibilità da adottare nell'ambito dei farmaci orfani e delle malattie rare.
“Questo primo anno è stato caratterizzato da un incessante lavoro: abbiamo realizzato tavoli tecnici sugli Early Access Programmes (EAP), un position paper che verrà presentato a breve e due quaderni, uno sugli EAP e uno sulla regolamentazione del settore dei farmaci orfani”, ha sottolineato Francesco Macchia, coordinatore OSSFOR.
In questo anno di attività sono stati studiati due database amministrativi regionali, della Lombardia e della Puglia, che hanno fornito dati interessanti.
Dal rapporto emerge che il settore delle malattie rare incide solo per l’1,2% sulla spesa sanitaria nazionale, che corrisponde a circa 1,35 miliardi di euro. Sempre dal rapporto si evince che questo settore, pur essendo ancora fragile, è in espansione.
All’interno dei pazienti con malattie rare vi è un sottoinsieme di pazienti con malattie ultra-rare (meno di 1 caso su 1.000.0000) che si concentrano maggiormente in età giovanile: un insieme che rappresenta il 16% di tutte le malattie rare, percentuale bassa ma suddivisa in ben 215 patologie.
Il rapporto sottolinea anche che la spesa per farmaci orfani sulla spesa farmaceutica pubblica e privata totale è cresciuta in modo significativo tra il 2015 e il 2016: in termini percentuali passa, infatti, dal 3,9 al 4,6 per cento (5,0 e 5,9 per cento, rispettivamente, considerando la sola spesa farmaceutica pubblica).
L’osservatorio continuerà a lavorare su altre regioni approfondendo alcuni temi, tra cui l’HTA dei piccoli numeri, su cui serve stabilire delle regole chiare.
Il rapporto è scaricabile gratuitamente dal sito di OSSFOR.
Seguici sui Social