Sanofi e Genzyme hanno recentemente annunciato i nuovi dati ottenuti dalle immagini di risonanza magnetica (MRI) nell’ambito del programma di sviluppo clinico di Lemtrada (alemtuzumab).
Dalle immagini di risonanza magnetica è stato osservato che i risultati ottenuti nei pazienti affetti da sclerosi multipla nell’ambito (dopo due anni) dello studio clinico di fase III di Lemtrada, sono stati mantenuti anche nell’anno supplementare dello studio d’estensione (terzo anno).
Questi i dati presentati al 66° Meeting annuale della American Academy of Neurology (AAN).:
- Sono stati osservati effetti coerenti, attraverso misurazioni chiave dell’attività della malattia e gli effetti osservati al secondo anno sono stati mantenuti al terzo anno;
- Durante il terzo anno, di follow-up, più del 70% dei pazienti risultava libero da infiammazione acuta;
- I volumi delle lesioni T2, che riflettono il peso combinato di lesioni permanenti al cervello e formazione di nuove lesioni, sono aumentati dal 2° al 3° anno ma sono rimasti al di sotto del valore di riferimento per l’inizio del trattamento;
- Il tasso di atrofia, misurato dalla frazione parenchimale cerebrale, già ridotto dopo due anni, ha continuato a rallentare nel terzo anno del follw-up;
- Approssimativamente l’80% dei pazienti trattati con Lemtrada non ha ricevuto un terzo ciclo di trattamento nel primo anno della proroga allo studio clinico (terzo anno).
Queste le parole di Douglas Arnold del dipartimento di Neurologia e Neurochirurgia del Montreal Neurological Institute- McGill University: "La cosa notevole di questi dati è che gli effetti positivi riscontrati con la risonanza magnetica sono stati sostenuti nello studio di estensione di Lemtrada, anche se la maggior parte dei pazienti non ha ricevuto un trattamento supplementare con il farmaco. Questa osservazione è unica nel panorama attuale delle terapie per la sclerosi multipla".
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