Nelle donne con sclerosi multipla recidivante remittente RRSM9, l’interferone beta (IFN-beta) associato a etinilestradiolo e desogestrel diminuirebbe il numero cumulativo di lesioni cerebrali attive alla risonanza magnetica (RM) rispetto all’IFN-beta da solo. Lo proverebbe uno studio italiano – pubblicato su Neurology: Neuroimmunology & Neuroinflammation.

Secondo gli autori, queste evidenze supportano gli effetti antinfiammatori dei contraccettivi orali (OC) basati su estrogeni ad alto dosaggio e suggeriscono possibili direzioni per la ricerca futura.

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