Ecco i dati forniti dall’ Istituto Superiore di Sanità
Uno screening nazionale per diagnosticare precocemente diabete di tipo 1 e celiachia nei bambini è sempre più vicino. I primi risultati del progetto pilota D1CeScreen, promosso dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), dimostrano che il modello funziona ed è pronto per essere esteso su scala nazionale entro l’inizio del 2026.
I dati sono stati presentati oggi nella sede dell’ISS alla presenza del vicepresidente della Camera Giorgio Mulè, promotore della legge 130/2023 che ha istituito lo screening nazionale. “Si chiude una tappa cruciale, ora abbiamo gli strumenti per partire”, ha dichiarato Mulè. “Grazie al decreto attuativo e alle risorse economiche già previste, lo screening nazionale potrà partire tra fine 2025 e inizio 2026. A settembre sarà tutto pronto”.
I NUMERI DEL PROGETTO PILOTA
La sperimentazione si è svolta in quattro regioni italiane (Campania, Lombardia, Marche e Sardegna), coinvolgendo 5.363 bambini suddivisi in tre fasce d’età: 2, 6 e 10 anni. I test, effettuati tramite un semplice prelievo capillare, hanno permesso di individuare precocemente la presenza di autoanticorpi predittivi di diabete di tipo 1 (DT1) e di anticorpi anti-transglutaminasi IgA, indicatori della celiachia (MC).
I risultati:
- 0,97% dei bambini ha mostrato positività al test per il diabete di tipo 1
- 2,8% è risultato positivo al test per la celiachia
I piccoli pazienti risultati positivi sono stati indirizzati ai centri clinici di riferimento per la conferma diagnostica e l’eventuale presa in carico terapeutica.
UN PASSO DECISIVO PER LA PREVENZIONE
Secondo Marco Silano e Umberto Agrimi, responsabili del progetto per l’ISS, questi risultati confermano una prevalenza degli autoanticorpi simile a quella di altri Paesi europei. Inoltre, l’incidenza della celiachia potrebbe essere persino sottostimata rispetto alle precedenti rilevazioni.
Ma il vero successo è nel modello: lo studio ha mostrato un’alta adesione da parte di pediatri di famiglia e laboratori, oltre a una forte disponibilità delle famiglie a partecipare. Lo screening, spiegano gli esperti, non serve a stimare la prevalenza, ma a intercettare i casi prima che compaiano i sintomi, migliorando le prospettive cliniche a lungo termine.
LE MALATTIE AUTOIMMUNI PIÙ FREQUENTI IN ETÀ PEDIATRICA
Il diabete di tipo 1 e la celiachia sono le due patologie autoimmuni più diffuse nei bambini: lo 0,3% dei piccoli italiani è affetto da DT1, mentre la celiachia colpisce oltre l’1%. In entrambi i casi, la malattia può essere anticipata dalla presenza di anticorpi rilevabili anni prima della comparsa dei sintomi clinici.
La diagnosi precoce, grazie allo screening, consente interventi tempestivi che riducono drasticamente il rischio di complicanze, sia nel breve che nel lungo periodo.
PROSSIMI PASSI
Confermata l’efficacia del modello pilota, l’Italia si prepara ora al lancio su scala nazionale. Lo screening gratuito sarà rivolto ai bambini di età prescolare e scolare e potrà contare su una rete già collaudata di pediatri, laboratori e centri clinici. Un’alleanza tra istituzioni, scienza e territorio che può davvero cambiare il corso di due tra le più insidiose malattie croniche pediatriche.
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