Il trapianto di cellule staminali autologhe non migliorerebbe in maniera significativa la remissione sostenuta ad 1 anno nei pazienti con malattia di Crohn refrattaria: lo dimostra uno studio controllato randomizzato, pubblicato su JAMA, che ha anche evidenziato un’associazione ad una significativa tossicità.

Lo studio è stato condotto da un gruppo di ricercatori provenienti da 11 unità europee di trapianto (tra cui anche esperti italiani di tre differenti equipe) in gruppi paralleli da luglio 2007 a settembre 2011 con un follow up a marzo 2013.
I pazienti avevano età tra i 18 e i 50 anni con una qualità della vita compromessa dovuta alla refrattarietà ai trattamenti della loro malattia di Crohn, non suscettibili di intervento chirurgico nonostante il trattamento con 3 o più immunosoppressori o agenti biologici e corticosteroidi.

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