Fino al 26 marzo 2017, il museo PAN – Palazzo delle Arti di Napoli ospiterà la mostra del pluripremiato fotografo americano Rick Guidotti “Change how you see, see how you change”, curata da Parent Project onlus, l’associazione di genitori con bambini e ragazzi affetti da distrofia muscolare di Duchenne e Becker.
L’iniziativa verrà realizzata in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura ed al Turismo del Comune di Napoli ed ha il patrocinio della Città Metropolitana di Napoli e della Regione Campania.
Sabato 25 marzo, a partire dalle 17.30, si svolgerà un aperitivo in collaborazione con le associazioni Chiaja Time e Round Table.
Dopo una lunga carriera ricca di importanti collaborazioni e numerosi riconoscimenti internazionali, quindici anni fa Rick Guidotti lascia il mondo della moda e sceglie di utilizzare le arti visive per sfidare lo stigma sociale, spinto dal desiderio di stimolare un forte cambiamento nell’atteggiamento della società verso le persone che convivono con patologie genetiche. Rick fonda e dirige a tale proposito Positive Exposure, un’innovativa organizzazione non profit che si occupa di arte, educazione e advocacy. L’ottica di Positive Exposure è quella di offrire l’opportunità alla società di vedere i protagonisti degli scatti con uno sguardo nuovo: non come “casi medici”, ma come esseri umani, che affrontano le proprie sfide nella vita.
“Change how you see, see how you change” è il motto di Positive Exposure, come racconta Rick Guidotti in un’intervista pubblicata sul sito www.mariashriver.com: “[…] Non è solo una comunità a cambiare quando impara a vedere la bellezza nella diversità; cambia anche il modo in cui ciascuno vede se stesso”. Si tratta di una dinamica riflessiva, in base alla quale, mentre l’osservatore si immerge nella rappresentazione, è lui stesso a cambiare il proprio sguardo su di sé e sul mondo che lo circonda.
Da questa filosofia nasce la mostra dallo stesso nome, rivolta a sfidare le convenzioni sociali, ridefinendo l’idea di bellezza e rivoluzionando lo sguardo del pubblico sull’idea di diversità attraverso i volti di bambini e ragazzi di vari paesi del mondo, che convivono con disturbi e patologie genetiche. Cuore della mostra saranno gli scatti di bambini e ragazzi affetti dalla distrofia muscolare di Duchenne.
Questa iniziativa è contro il “sistema” della camorra.
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