Si terrà il 19 settembre 2017, dalle ore 11, a Milano, presso la biblioteca dell’Istituto Nazionale Tumori (Via Venezian, 1) la conferenza stampa “Tumore alla prostata, può il paziente con malattia iniziale non essere trattato? - L’istituto nazionale dei tumori presenta lo studio con la piú ampia casisitica italiana”.
Ad oggi il tumore della prostata è la neoplasia più frequente tra gli uomini e rappresenta oltre il 20 percento di tutti i tumori diagnosticati tra gli over 50. Nel 2016 in Italia si sono verificati circa 36 mila casi.
Di questi almeno un terzo è di natura “indolente”. Di conseguenza può non essere trattato. È sufficiente osservarlo nel tempo con attenzione: da qui il Programma di sorveglianza attiva.
Uno studio appena pubblicato sulla rivista scientifica TUMORI JOURNAL, a firma di un gruppo di specialisti dell’Istituto dei Tumori di Milano (INT), conferma la validità della sorveglianza attiva in pazienti con diagnosi di cancro iniziale alla prostata. Si tratta del più grande studio monocentrico sulla sorveglianza attiva a livello europeo, comparabile con le più importanti coorti nord americane.
Intervengono:
• Enzo Lucchini, Presidente Istituto dei Tumori Milano
• Luigi Cajazzo, Direttore Generale Istituto dei Tumori Milano
• Riccardo Valdagni, Professore Associato di Radioterapia Oncologica, Università degli Studi di Milano; Direttore Radioterapia Oncologica 1 e Direttore Programma Prostata, Istituto dei Tumori Milano
• Cristina Marenghi, Programma Prostata, Istituto dei Tumori Milano
• Nicola Nicolai, Chirurgia Urologica e Programma Prostata, Istituto dei Tumori Milano
• Lara Bellardita, Programma Prostata, Istituto dei Tumori Milano
Modera: Giovanni Apolone, Direttore Scientifico Istituto Nazionale dei Tumori Milano
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