Saranno 21 gli atleti, tra persone con il Parkinson, caregiver e neurologi, a tornare con entusiasmo a sfidare di nuovo le acque dello Stretto di Messina, nel tratto che va da Capo Peloro a Cannitello, il 14 settembre 2021 per la “Swim for Parkinson”.

Quasi 3,5 Km di acque profonde attraversate da numerose correnti accompagneranno gli sportivi della Fondazione LIMPE per il Parkinson Onlus in questa staffetta dove il mare rappresenta un momento unico di condivisione tra medico e paziente.

Ma come nasce la Swim For Parkinson? Era il 18 luglio del 2018 quando Cecilia Ferrari attraversò per la prima volta a nuoto lo Stretto di Messina per dimostrare che la malattia non l’avrebbe mai fermata. “Le emozioni della traversata del 2018 - ricorda la Prof.ssa Francesca Morgante, neurologo della Fondazione LIMPE per il Parkinson Onlus - e il grande impatto positivo dell’impresa di Cecilia su altre persone con il Parkinson, ha spinto me e Cecilia a fondare la Swim for Parkinson la cui prima edizione si è tenuta il 29 Luglio 2019. Il nostro obiettivo era duplice: sensibilizzare l’opinione pubblica sulla malattia di Parkinson e ispirare altre persone con il Parkinson a mettersi alla prova e superare i limiti, spesso mentali, imposti dalla malattia.”

Dopo un anno e mezzo di totale immobilità causata dalla pandemia, oggi tuffarsi nelle acque di Messina assume una valenza ancor più importante perché “il Parkinson è una malattia del movimento che si cura con il movimento - afferma il Prof. Leonardo Lopiano, Presidente della Fondazione LIMPE per il Parkinson Onlus - e il nuoto tra tutti gli sport è il più completo; per questo a due anni dalla prima edizione della Swim for Parkinson vogliamo lanciare un messaggio ancora più incisivo e forte” – sottolinea Lopiano - “il Parkinson è una patologia molto complessa che va affrontata analizzando diversi aspetti. Lo stress è un fattore determinante, sia in fase iniziale che avanzata e influenza la qualità della vita dei pazienti e dei caregivers (familiari e assistenti); non da meno sono i disturbi dell’affettività (ansia e depressione), il dolore e i disturbi della sfera cognitiva e autonomica; per questo è necessario, per quanto possibile, mantenere la propria vita, i propri interessi e concentrarsi sull’attività sportiva” – conclude il Prof. Lopiano.

Numerose realtà hanno deciso di sostenere l’iniziativa attraverso la concessione di Patrocini come la Federazione Italiana Nuoto, la Federazione Italiana Nuoto Paralimpico e l’Accademia LIMPE – DISMOV, l’Università di Messina, oltre al supporto non condizionante di alcune realtà private.

Una manifestazione sportiva supportata anche dai campioni Tania Cagnotto, Massimiliano Rosolino e Silvia Bosurgi oltre che dal Portabandiera della Nazionale Italiana Paralimpica alle Paralimpiadi di Tokyo Federico Morlacchi e dalla squadra Italiana di Nuoto Paralimpico.

“Questa staffetta, che idealmente rappresenta il legame stretto di condivisione e fiducia tra medico e paziente ha come scopo di mantenere sempre viva la attenzione sulla ricerca su questa malattia” – afferma la dottoressa Mariachiara Sensi, membro del Comitato Organizzatore e
neurologa partecipante alla staffetta.

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