La Regione si impegna a rendere possibile la donazione anche nei giorni festivi, 365 giorni l’anno

Con le cellule staminali contenute nel sangue cordonale si possono salvare molte vite, in particolar modo quelle di bambini affetti da malattie oncologiche e malattie rare del sangue. Donare il sangue del cordone non costa nulla e non espone a nessun rischio e a nessuna procedura fastidiosa, basta dare il consenso e il gioco è fatto: con il parto si può mettere al mondo una vita e salvarne un’altra. Lo sa bene la Regione Toscana dove la raccolta del sangue cordonale nell’ultimo hanno ha fatto registrare una crescita del 10 per cento, anche se si è ancora lontani dal diffondere questo gesto d’amore tra tutte le future mamme.

E così per incentivare la donazione è intervenuto anche l’assessore alla Salute della Toscana, Daniela Scaramuccia appellandosi a tutte le future mamme affinché offrano a chi è malato una speranza di guarigione.
In Toscana è attiva una banca regionale che opera in modo efficace e capillare sul territorio regionale tramite le due sedi che si trovano nelle aziende ospedaliero-universitarie di Pisa e di Careggi, a Firenze; ed è possibile donare in tutti i punti nascita pubblici e privati della Toscana.
Esiste tuttavia ancora una tendenza a scegliere la conservazione del sangue cordonale ad uso autologo, ovvero riservata al solo bambino, una pratica che in Italia non può essere effettuata ma che è consentita solo a banche con sede all’estero e a costi piuttosto elevati. Ora però mentre in Toscana aumentano le donazioni – dunque la messa a disposizione gratuita e ad uso di tutti – sta diminuendo l'invio di unità presso strutture private estere ad uso autologo non solidaristico, più o meno con un calo del 10 per cento, pari insomma all’aumento delle donazioni.
“Leggiamo questo dato come un segnale positivo di un'accresciuta sensibilità e consapevolezza delle donne toscane – ha detto l’assessore Scaramuccia - Nel rinforzare il mio invito a un gesto di solidarietà, voglio prendere con le future mamme un preciso impegno a facilitare il percorso della donazione, rendendola possibile 365 giorni l'anno e superando le difficoltà organizzative che fino ad ora hanno impedito di poter donare nei giorni festivi”.,

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