I risultati pubblicati sul New England Journal of Medicine e presentati al Meeting Annuale EASL
Amsterdam – Gilead Sciences ha annunciato oggi che i risultati dettagliati degli studi clinici di Fase 3 (NEUTRINO, FISSION, POSITRON e FUSION) tesi a valutare sofosbuvir, l'inibitore nucleotidico NS5B prodotto dall’azienda e oggetto dello studio, in mono-somministrazione quotidiana per il trattamento dell'infezione cronica da virus dell'epatite C (HCV), saranno presentati questa settimana nel corso di sessioni orali al 48° meeting annuale dell'European Association for the Study of the Liver (International Liver Congress 2013) ad Amsterdam, Paesi Bassi. Inoltre, i risultati dettagliati dei quattro studi clinici sono stati anche pubblicati in due articoli online, prima della stampa, su The New England Journal of Medicine (NEJM).
Nel corso di questi quattro studi, sofosbuvir è stato somministrato a circa 1.000 pazienti affetti da infezione cronica da HCV come parte di un regime terapeutico completamente orale della durata di 12 o 16 settimane in combinazione con ribavirina (RBV) nei genotipi 2 e 3, o con RBV e interferone pegilato (peg-IFN) per 12 settimane nei genotipi 1, 4, 5 e 6. Sono stati osservati tassi totali di Risposta Virologica Sostenuta (SVR12) 12 settimane dopo il completamento della terapia del 50-90%. I pazienti che raggiungono la SVR12 sono considerati guariti dall'infezione da HCV.
La descrizione dei quattro studi di Fase 3 e i risultati della SVR12 sono riassunti nella tabella seguente. I risultati dettagliati degli studi di Fase 3 riguardanti sofosbuvir sono disponibili su www.nejm.org/online-first.
“Esiste un urgente bisogno clinico insoddisfatto per i soggetti ai quali viene diagnosticata un'infezione cronica da virus dell'epatite C,” ha commentato Ira Jacobson, MD, Direttore del Dipartimento di gastroenterologia ed epatologia, Vincent Astor Distinguished Professor di Medicina, The Joan Sanford I. Weill Medical College of Cornell University, Attending Physician, NewYork-Presbyterian Hospital Cornell Campus. "L'ampiezza dei dati emersi dal programma di Fase 3 che ha valutato sofosbuvir aiuteranno i medici a comprendere come trattare la malattia in futuro nei vari genotipi dell'HCV e nelle differenti popolazioni di pazienti".
"In questi particolari studi, la terapia a base di sofosbuvir ha evidenziato tassi di efficacia elevati e un profilo di sicurezza favorevole, riducendo nel contempo la necessità di iniezioni di interferone per 12 settimane o eliminando completamente l'interferone dal regime terapeutico", ha affermato Eric Lawitz, MD, Presidente e Dirigente medico, The Texas Liver Institute, University of Texas Health Science Center, San Antonio. “Sulla base di questi risultati, sofosbuvir, una volta approvato, può potenzialmente svolgere un ruolo importante nel trattamento dell'epidemia globale di epatite C.”
La regione NS5b del genoma virale dell'HCV è stata sequenziata in tutti i pazienti con recidiva e non sono state osservate mutazioni S282T nelle popolazioni trattate o con il deep sequencing (cut-off dell'1%). Le analisi fenotipiche non hanno evidenziato modifiche nella suscettibilità a sofosbuvir o RBV.
Ad eccezione di un paziente non aderente alla terapia nello studio FISSION, le recidive sono da attribuire tutte ai fallimenti virologici. Gli eventi avversi in genere sono stati di lieve entità e hanno incluso spossatezza, nausea, cefalea, insonnia, prurito, anemia e vertigini. Meno del 2% dei pazienti inclusi nei gruppi di trattamento con sofosbuvir hanno interrotto lo studio a causa degli eventi avversi.
L'8 aprile, Gilead ha depositato una domanda di approvazione per un nuovo farmaco (NDA) presso la Food and Drug Administration statunitense (FDA) per sofosbuvir per il trattamento dell'infezione da HCV. I dati presentati nell'NDA supportano l'uso di sofosbuvir e RBV come terapia completamente orale per pazienti con infezione da HCV di genotipo 2 e 3, e di sofosbuvir in combinazione con RBV e peg-IFN per il trattamento di pazienti di genotipo 1, 4, 5 e 6 con infezione da HCV mai trattati.
Gilead prevede di presentare domanda per l'approvazione regolatoria di sofosbuvir in altre aree geografiche, tra cui l'Unione europea, nel secondo trimestre del 2013. L'Agenzia europea per i medicinali (EMA) ha accolto la richiesta di Gilead per una valutazione accelerata di sofosbuvir, una designazione concessa ai nuovi medicinali di rilevante interesse per la salute pubblica. La valutazione accelerata potrebbe abbreviare i tempi di revisione di sofosbuvir da parte dell'EMA a due mesi. La concessione della valutazione accelerata non è garanzia di parere favorevole da parte del CHMP né di approvazione da parte della Commissione europea.
Informazioni su Sofosbuvir
Sofosbuvir è un inibitore appartenente alla classe degli analoghi nucleotidici della proteina NS5B dell'HCV, che svolge un ruolo fondamentale nella replicazione dell'HCV. Sofosbuvir è un agente ad azione diretta, il che significa che interferisce direttamente con il ciclo di vita dell'HCV sopprimendo la replicazione virale. Sofosbuvir intende divenire una pietra miliare dei regimi terapeutici senza interferone, completamente orali per il trattamento dell'HCV che consentono di ottenere un tasso di guarigione più elevato in tempi più ridotti e con meno effetti collaterali rispetto alle opzioni terapeutiche disponibili al momento. Sofosbuvir è un prodotto sperimentale, la cui sicurezza ed efficacia non sono ancora state stabilite.
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