Il pm Guariniello indaga per lesioni e omissione di trattamenti sanitari

Le vicende legate all'approvazione e alla somministrazione dei nuovi farmaci eradicanti contro l'epatite C varcano le soglie della procura. Il pm torinese Raffaele Guariniello ha infatti aperto un procedimento in cui si indaga per lesioni e omissione di trattamenti sanitari, secondo il magistrato sabaudo il prezzo del farmaco sarebbe troppo elevato e questo renderebbe troppo gravoso l'accesso alle terapie. Se all'inizio si parlava di 77 mila euro per ciclo terapeutico oggi si è scesi più o meno a quarantamila, anche grazie a una lunga trattativa in cui è stata parte attiva il ministero della Salute. La somma è giustificata, come dice un recente studio coordinato dal Brigham and Women's Hospital di Boston. Ma resta alta. Soprattutto tenendo conto che sarebbero almeno cinquantamila in tutta Italia le persone in attesa del Sofosbuvir.


L'Agenzia italiana del farmaco ha smentito le ricostruzioni alla base dell'azione penale avviata a Torino.
“Le notizie diffuse in queste ore sul prezzo del farmaco Sovaldi sono largamente imprecise. L'Aifa ha concluso un accordo negoziale a un prezzo medio di gran lunga più basso di tutta l'Europa. I pazienti attualmente registrati in trattamento con questo farmaco sono oltre 7.000 anche se permangano preoccupanti variabilità regionali. Non è vero che lo Stato non ha stanziato le risorse né che queste debbano arrivare ai singoli centri prima che il farmaco possa essere prescritto”. È quanto si legge in una nota dell'Agenzia Italiana del Farmaco diffusa negli scorsi giorni.
“La legge parla chiaramente di rimborsabilità e dato che il contratto con la azienda farmaceutica è fatto secondo un accordo per prezzo/volumi tanti più pazienti entrano in trattamento tanto meno lo paghiamo - aggiunge la nota -. Chi non sta prescrivendo o dispensando il farmaco nonostante i pazienti rientrino nei criteri identificati dall'Aifa dovrà assumersi le responsabilità di una simile scelta”.

In procura, a Torino, ci si chiede come faranno le Regioni italiane, e in particolare la Regione Piemonte per ovvie questioni di competenza territoriale, a sostenere l'urto. E ci si interroga anche sui costi decisamente inferiori del farmaco in altri Paesi, come l'Egitto, dove può essere acquistato ad appena 900 euro. Guariniello ha scritto all'Aifa, al ministero della Salute e alla Regione Piemonte per avere delucidazioni anche sul fatto che gli enti locali siano costretti quasi sempre ad anticipare le somme per le cure, nonostante la legge sul finanziamento alla somministrazione dei farmaci innovativi approvata dal Parlamento lo scorso anno. Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha previsto uno stanziamento di un miliardo di euro per il 2015-16 e ha annunciato fin dallo scorso marzo un decreto che individuerà tempi e modi con i quali i soldi verranno ripartiti fra le Regioni. Ma a Torino, secondo i report raccolti nel Palazzo di Giustizia, di soldi non ne sono ancora arrivati. Bisogna inoltre capire cosa succederà nei prossimi mesi, perché non è impossibile che si affaccino alla ribalta farmaci di nuova generazione assai meno costosi.

Seguici sui Social

Iscriviti alla Newsletter

Iscriviti alla Newsletter per ricevere Informazioni, News e Appuntamenti di Osservatorio Malattie Rare.

Sportello Legale OMaR

Tumori pediatrici: dove curarli

Tutti i diritti dei talassemici

Le nostre pubblicazioni

Malattie rare e sibling

30 giorni sanità

Speciale Testo Unico Malattie Rare

Guida alle esenzioni per le malattie rare

Partner Scientifici

Media Partner


Questo sito utilizza cookies per il suo funzionamento. Maggiori informazioni