L’aggiunta di rilotumumab, anticorpo monoclonale diretto contro il fattore di crescita degli epatociti (HGF), a epirubicina, cisplatino e capecitabina (ECX), come terapia di prima linea, non ha prolungato la sopravvivenza globale (OS) dei pazienti con adenocarcinoma gastrico o della giunzione gastroesofagea avanzato, MET-positivo.

E’ quanto risulta dallo studio di fase III RILOMET-1, presentato a Chicago in occasione del congresso dell'American Society of Clinical Oncology (ASCO).
Questa mancanza di efficacia è legata a un aumento dei decessi nel braccio rilotumumab dovuti alla progressione della malattia ed è risultata indipendente dal livello di espressione di MET.

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